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Liberalizzazioni: no ai farmaci di fascia C, si al diritto di recesso nelle tlc

Liberalizzazioni: no ai farmaci di fascia C, si al diritto di recesso nelle tlc

Matteo Renzi

“L’aver evitato che i farmaci di fascia C, come gli psicofarmaci, possano essere venduti nei supermercati o nelle parafarmacie è innanzitutto una vittoria dei cittadini, poichè garantisce la loro salute e la sicurezza nella distribuzione dei farmaci più sensibili dichiara Beatrice Lorenzin in un comunicato: “Abbiamo indicato tutte le criticità che questo tipo di scelta avrebbe comportato: un aumento sensibile del consumo di farmaci e quindi un conseguente abuso nella somministrazione; un danno per le piccole farmacie, a partire da quelle rurali; condizioni per un aumento progressivo della spesa farmaceutica; quindi la fine della farmacia dei servizi così come previsto dal Patto della Salute firmato con le Regioni nel luglio 2014. Abbiamo altresì salvaguardato la valutazione in capo alle regioni dei fabbisogni sanitari, in sede di autorizzazione di nuove strutture, che ci aiuterà nell’applicazione del Patto della Salute e nello svolgimento del ruolo di  controllo dei Lea da parte di Agenas”.

“Abbiamo inteso proporre una serie di norme a favore del consumatore” ha detto in conferenza stampa il Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi illustrando le misure del ddl concorrenza, partendo dalle norme che agevolano il diritto di recesso nel settore delle tlc (telefonia, Internet e pay Tv) riducendo i costi di disattivazione e le penali per chi decide di recedere prima dal contratto.

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