La riproduzione dei puffi

La riproduzione dei puffi

La riproduzione dei puffi

Come abbiamo già ipotizzato, si crede che l’intera popolazione puffolare si sia originata per partenogenesi da un individuo più anziano, probabilmente il Grande Puffo.

Dunque si è anche ipotizzato che a intervalli regolari, forse scanditi da oscuri cicli naturali, l’intera popolazione dei Puffi si estingua, tranne un individuo (nel nostro caso il Grande Puffo) che sopravvive per dar vita alla popolazione successiva.

Il fatto che nella popolazione originaria tutti gli individui fossero maschi è appunto dovuto al fatto che sono tutti cloni del Grande Puffo. Si è visto però che nelle registrazioni più recenti sono comparsi anche degli individui di sesso femminile, quali la Puffetta.

Si crede a una mutazione genetica. Per qualche motivo, in fase di scissione dalla cellula genitrice, un’errata disgiunzione dei cromosomi X e Y ha portato il nuovo zigote a possedere una 23ª coppia cromosomica di tipo XX anziché XY. Da questo zigote si è evoluto un puffo con genotipo femminile, ma inizialmente indistinguibile dagli altri Puffi. In seguito all’inizio della pubertà, l’avvio delle funzioni ormonali ha evidenziato il fenotipo, cosicché l’individuo in questione ha rivelato appieno la sua natura femminile, si è metto la gonnellina e le scarpe col tacco ed è diventato la Puffetta.

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