Centrodestra

Fini cacciato dal Pdl

Fini cacciato dal Pdl

Gianfranco Fini

Con un documento votato dalla maggioranza dei componenti dell’ufficio di presidenza del Pdl, ad eccezione dei tre esponenti finiani, arriva la sfiducia del presidente della Camera decretandone, di fatto, l’espulsione dal partito che aveva contribuito a fondare, e sancisce la rottura tra Fini e Berlusconi, che afferma: “I comportamenti di Fini sono incompatibili con i valori del Pdl e con i nostri elettori. Viene quindi meno la fiducia anche per il suo ruolo di garante come presidente della Camera”.

La reazione non si è fatta attendere e Fini annuncia che, essendo stato di fatto espulso dal partito, andrà a creare un nuovo gruppo parlamentare, denominato Futuro e Libertà per l’Italia, al quale aderiscono 34 deputati e 10 senatori uscenti da Il Popolo della Libertà, così smentendo alcuni ex colonnelli di Alleanza Nazionale, che avevano garantito a Berlusconi che Fini non sarebbe mai stato in grado di costituire gruppi autonomi.

I gruppi garantiscono appoggio condizionato al Governo, che perde così la maggioranza assoluta alla Camera. Aderiscono alla nuova formazione anche cinque componenti del Governo: il ministro Andrea Ronchi, il viceministro Adolfo Urso, i sottosegretari Antonio Buonfiglio, Roberto Menia e Pasquale Viespoli.

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