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E se il Primo Ministro polacco fosse gay?

In Polonia vince l'estremismo

Jarosław Kaczyński

«I fratelli Kaczynski sono venuti a festeggiare il mio compleanno, Lech con sua moglie e Jaroslaw con suo marito». Parola di Lech Walesa, ex presidente polacco e leader di Solidarnosc, che ha recentemente confermato queste dichiarazioni rilasciate anni fa. Qualche tempo dopo a quella festa di compleanno, Lech Kaczynski sarebbe diventato Presidente della Polonia, mentre il fratello Jaroslaw capo del partito al potere e Primo Ministro, costituendo un tandem di potere che ha spinto non pochi commentatori politici di mezza Europa ad ironizzare sulla “impresa familiare” che governa la Polonia.
Le prove dell’ omosessualità di Jaroslaw sarebbero custodite negli archivi segreti della polizia, afferma Lech Walesa, facilmente reperibili ed eliminabili dal diretto interessato.
Jaroslaw evita accuratamente il discorso, si difende ricordando l’antica ruggine con l’ex amico Lech Walesa, si ostina ad ostentare un quadretto familiare ideale: cinquantaseienne scapolo, vive ancora con l’anziana madre e con un gatto. E mostra tanta durezza nei confronti della causa dei diritti gay
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