I compositi volti della destra

Il centrodestra conosciuto negli ultimi due decenni non esiste più. Già con le elezioni del Presidente della Repubblica si è ormai consolidata un’alleanza insolubile tra la Lega Nord di Matteo Salvini e i Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Con la rottura del Patto del Nazareno, Silvio Berlusconi si è riavvicinato alla Lega; ma in Forza Italia è fermento. Innanzitutto molti forzisti non vogliano che si passi dalla sudditanza a un Matteo a quella di un altro Matteo. Infatti, ne l’area Verdini, ne quella di Fitto vede bene questo riavvicinamento. L’area di Dennis Verdini perchè vorrebbe che continuasse la collaborazione con il Pd di Matteo Renzi per far proseguire le riforme; mentre l’area di Raffaele Fitto vorrebbe che il partito fosse protagonista e ancora a capo della coalizione. Ma sopratutto Raffaele Fitto persegue nella volontà di allearsi con tutto il centrodestra e quindi anche con Area Popolare, che dovrebbe quindi essere strappata all’alleanza governativa con il Pd. Si guarda con attenzione sopratutto alle alleanza per le sette regioni che la prossima primavera dovranno rinnovare i consigli. Nonostante il gruppo di Alfano e Casini si stato per lungo tempo isolato; adesso sembra il più conteso. Se in Liguria sembra sia conclusa un’alleanza con il centrosinistra; in Veneto e Campania è ancora tutto in ballo. La nuova destra italiana verte tutto sullo scontro tra Lega Nord e Nuovo Centrodestra, che non voglio allearsi in nessuna regione. Se Fratelli d’Italia è dappertutto con Lega; Forza Italia oscilla. E mentre la Lega sbarra ad Area Popolare l’avanzata al Nord; quest’ultima tenta di impedire alla Lega quella al sud.