“Il virus è passato, ora sono negativo. Ho perso olfatto e gusto (Un sintomo che compare verso la fine dell’infezione quando il paziente sta guarendo, ndr), ma spero che torneranno. Mi sono preoccupato più per la mia famiglia e per la loro sicurezza. Ho temuto di lasciare solo mio figlio. Potrei tornare al lavoro, aspetto il nulla osta della ASL”, ha dichiarato il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, colpito dal coronavirus lo scorso 13 marzo, intervenendo a Cartabianca di Bianca Berlinguer su Rai3.
In riferimento ai medici. “Noi li chiamiamo eroi oggi, ma i sanitari non credo che vogliano essere chiamati eroi. Stanno facendo il loro dovere e amano farlo come tutti i medici e gli infermieri. Credo che il giusto riconoscimento sia: facciamogli un tampone. Facciamogli almeno un tampone. Credo che saranno contenti di essere protetti: loro e le loro famiglie”, ha aggiunto Sileri ai microfoni di Rai Radio1 all’interno di In Viva Voce condotto da Ilaria Sotis e Claudio De Tommasi.
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