Ambiente

Governo Conte II: settimo mese

Imprenditori (e Pd) contro il Decreto Dignità

Giuseppe Conte

Pandemia. La parola che circolava da giorni adesso si può pronunciare «apertis verbis». Il direttore dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Tedros Adhanom Ghebreyesus, nel briefing da Ginevra, ha scandito: «Abbiamo valutato che Covid-19 può essere caratterizzato come una situazione pandemica». Che si caratterizza con «aumentata e prolungata trasmissione del virus nella popolazione generale», in cui si ritiene «virtualmente inevitabile la comparsa di casi in tutto il mondo». L’Oms aveva dichiarato una pandemia l’ultima volta nel 2009, quando l’influenza H1N1 (la cosiddetta «suina») colpì centinaia di migliaia di persone, con un numero molto importante di vittime. Questa però è una situazione del tutto nuova: si tratta della prima pandemia causata da un coronavirus.

Nicola Zingaretti è positivo al test del coronavirus. “I medici mi hanno detto che sono positivo al Covid-19. Sto bene ma dovrò rimanere a casa per i prossimi giorni. Da qui continuerò a seguire il lavoro che c’è da fare. Coraggio a tutti e a presto!”, ha detto il segretario del Pd in un video pubblicato su Facebook. “È arrivato: anche io ho il coronavirus”, ha detto Zingaretti. “Ovviamente mi attengo e sarò seguito secondo tutti i protocolli previsti per tutti in questo momento”, ha spiegato il leader dem. “Sto bene e quindi è stato scelto l’isolamento domiciliare”. I viceministri Anna Ascani e Pierpaolo Sileri sono risultati positivi al coronavirus. “Come sapete da sabato pomeriggio sono in isolamento domiciliare. Purtroppo, qualche ora fa, si sono manifestati i primi sintomi riconducibili al #CoronaVirus. Per questo motivo ho effettuato il tampone che è risultato positivo” ha scritto Ascani in un post su Facebook. Sileri guarito. “Il virus è passato, ora sono negativo. Ho perso olfatto e gusto (Un sintomo che compare verso la fine dell’infezione quando il paziente sta guarendo, ndr), ma spero che torneranno. Mi sono preoccupato più per la mia famiglia e per la loro sicurezza. Ho temuto di lasciare solo mio figlio. Potrei tornare al lavoro, aspetto il nulla osta della ASL”, ha dichiarato il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, colpito dal coronavirus lo scorso 13 marzo. Zingaretti guarito. “Dopo 23 giorni di isolamento sono risultato negativo a due tamponi consecutivi”. Lo annuncia su Facebook il segretario del Pd e Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. “Ho passato delle brutte giornate – racconta Zingaretti – ma sono guarito, ce l’ho fatta. Prima di tutto grazie a tutti gli operatori della sanità, a chi mi è stato vicino in questi giorni a cominciare dalla mia famiglia. Il mio primo pensiero va ai deceduti, a coloro che non ce l’hanno fatta e alle loro famiglie che stanno soffrendo in questo momento drammatico e ovviamente a tutti coloro che sono in cura”.

«Il Presidente della Repubblica, nell’impossibilità di rispondere personalmente a tutti coloro che a lui si rivolgono, li ringrazia molto ed esprime a ciascuno la sua personale vicinanza in questo periodo cosi travagliato della storia della nostra Repubblica, nella certezza che supereremo, assieme, questo difficile momento». È quanto si legge in un “avviso” pubblicato sul sito del Quirinale e destinato ai tanti cittadini che in queste ore gli stanno scrivendo. Sergio Mattarella era intervenuto già venerdì scorso, con un discorso televisivo. Oggi è tornato a farsi sentire con un messaggio scritto.

Nella notte tra 7 e 8 marzo 2020 il presidente del Consiglio ha emanato un nuovo decreto, che sostituisce i DPCM del 1 e del 4 marzo, con misure restrittive che si applicano alla Lombardia e a 14 province del Centro-Nord (Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia) per un totale di 16 milioni di persone, ed altre che interessano tutta Italia. Con questo decreto vengono abolite le cosiddette “zone rosse” stabilite all’inizio dell’epidemia. Nella giornata di ieri c’erano state diverse polemiche sulla diffusione della bozza del decreto del presidente del Consiglio dei ministri sulle nuove misure più stringenti da prendere per arginare il contagio da coronavirus. La bozza ha iniziato a circolare già poco prima delle 20.30 di sabato sera, venendo ripresa dai principali siti d’informazione. Intorno all’1.15, la Cnn aveva rilanciato la notizia della bozza non definitiva, attribuendo il documento all’ufficio stampa della Regione Lombardia, tra le prime a criticare fortemente la circolazione di materiale confusionario e – come era stato definito subito – «pasticciato».

Misure ad ampio spettro a sostegno di chi è stato travolto dall’emergenza Coronavirus. Il “Decreto Cura Italia”, pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 17 marzo e da mercoledì 18 in vigore vuole essere un’iniezione di sostegno all’economia da circa 25 miliardi; finanziamenti mobilitati per 350 miliardi. Tra le misure per le famiglie che rientrano nel pacchetto: l’Rc auto valida un mese dopo la scadenza, i congedi speciali pari al 50% della retribuzione o voucher babysitter per i lavoratori, dipendenti o autonomi, con figli piccoli a casa da scuola per l’emergenza coronavirus; il rinvio del pagamento dei contributi Inps per il lavoro domestico. L’ordinanza «immediatamente operativa» del capo della Protezione Civile,  Angelo Borrelli, che stabilisce i criteri per l’aiuto ai cittadini in difficoltà  «è alla bollinatura della Ragioneria». Nella bozza che sta circolando si prevede che i 400 milioni euro annunciati dal premier Conte  saranno divisi tra gli ottomila comuni italiani secondo due criteri. Una quota, pari al 80 per cento del totale (320 milioni di euro), sarà girata in proporzione alla popolazione residente di ciascun comune; Il restante 20 per cento (80 milioni) è ripartito «in base alla distanza tra il valore del reddito pro capite di ciascun comune e il valore medio nazionale, ponderata per la rispettiva popolazione». In sostanza si darà di più ai comuni dove la povertà è maggiore. Inoltre nessun comune, per quanto piccolo, avrà meno di 600 euro. Questa misura è comunque temporanea e serve a tamponare un’emergenza alimentare in alcune fasce di popolazione più svantaggiata, finché non saranno operativi gli aiuti economici previsti dal decreto “Cura Italia”.

Dalle opposizioni arriva la proposta di allargare a tutta l’Italia la cosiddetta ‘zona rossa, ovvero estendere all’intero territorio nazionale le misure maggiormente restrittive che ora riguardano la regione Lombardia e 14 province del nord. A chiedere un’ulteriore ‘stretta’ è Matteo Salvini, che ha già contattato il premier Giuseppe Conte per un incontro. Lo chiede anche Forza Italia. Una ipotesi che non viene respinta a priori dalle forze di maggioranza, disponibili a confrontarsi nel merito delle possibili ulteriori misure da adottare. Anzi, il leader di Iv Matteo Renzi si dice convinto che nei prossimi giorni serviranno “misure più dure”, a partire dal “considerare tutta Italia come zona rossa”. A partire da martedì 10 marzo gli spostamenti delle persone in tutta Italia subiranno severe restrizioni per provare a contenere il coronavirus (SARS-CoV-2): lo ha annunciato lunedì sera il presidente del Consiglio Giuseppe Conte estendendo a tutto il paese le misure che erano già in vigore da domenica in ampie aree del Nord Italia. Le regole che da martedì varranno per tutta Italia sono tante, e avranno grandi conseguenze sulla vita di ogni giorno di milioni di persone: le scuole e le università saranno chiuse fino al 3 aprile, la Serie A di calcio e gli altri campionati saranno sospesi e bar e ristoranti saranno chiusi dopo le 18. Multe salate, da 400 a 3000 euro, per chi viola le regole anti contagio. E la possibilità per singole Regioni di adottare misure più dure di quelle nazionali se il contagio si acuisce, ma in coordinamento con il governo. Non solo. Viene punito col carcere da uno a cinque anni chi è in quarantena perché positivo al Coronavirus ed esce intenzionalmente di casa violando il divieto assoluto di lasciare la propria abitazione. Lo prevede, a quanto comunica Palazzo Chigi all’esito del Cdm, il nuovo decreto che inasprisce le sanzioni per le misure anti Coronavirus. Si incorre in un reato contro la salute pubblica, provocando il diffondersi dell’epidemia.

Sono sospese – secondo quanto riferito dal presidente del Consiglio – le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità. Chiusi i mercati su strada. Chiusi i bar, i pub, i ristoranti. E i servizi di mensa che non garantiscono la distanza interpersonale di un metro. Restano chiusi i reparti aziendali non indispensabili per la produzione: le industrie e fabbriche potranno continuare a svolgere le proprie attività produttive a condizione che assumano misure di sicurezza adeguate ad evitare il contagio. Si incentiva la regolazione di turni di lavoro, ferie anticipate, chiusura dei reparti non indispensabili. Restano chiusi fino al 3 aprile – come da precedente decreto – musei, cinema, teatri, scuole e università. Italia ferma fino a dopo Pasqua. Il ministro della Salute Roberto Speranza, durante l’informativa in Senato sulla situazione dell’emergenza coronavirus, ha confermato il prolungamento delle misure restrittive adottate dal governo per contenere la diffusione dell’epidemia. “I dati migliorano ma sarebbe un errore cadere in facili ottimismi. L’allarme non è cessato e per questo è importante mantenere fino al 13 aprile tutte le misure di limitazioni economiche e sociali e degli spostamenti individuali”. La firma di un nuovo decreto del presidente del Consiglio per la proroga dovrebbe arrivare già in serata.

Ancora una volta l’annuncio dell’ulteriore svolta, nelle misure contro il coronavirus, arriva di notte. Non più fonda, ma comunque ben dopo le 23, dopo vari rinvii. E, per la seconda volta di seguito, il premier Giuseppe Conte parla su Facebook. Una scelta criticata da molti, sui social (tanti lo invitano a utilizzare la sala stampa di Palazzo Chigi). E anche nel mondo politico. In serata una nota di Palazzo Chigi specifica che la scelta di usare un social network è “una modalità consueta, scelta per raggiungere un ampio numero di destinatari”. A stoppare le critiche delle opposizioni è Dario Franceschini, ministro della Cultura e capo della delegazione dem al governo: “Dall’inizio dell’emergenza ho fatto il mio dovere in silenzio ma ora voglio dire pubblicamente che il presidente Conte va ringraziato per il suo lavoro senza sosta, con sulle spalle una responsabilità che nessun predecessore ha mai dovuto portare”. E, rivolto agli avversari politici, aggiunge: “Siamo nella stessa squadra, ora no alle polemiche”.

Riaprire l’Italia subito: è la proposta di Matteo Renzi. Un’idea che ha scosso il mondo politico causando diverse reazioni, in gran parte critiche. «Questo virus ci farà ancora male. Non per settimane, per mesi e mesi. Il vaccino non c’è e se andrà bene torneremo ad abbracciarci tra un anno, se andrà male tra due…», ha argomentato l’ex premier i in una lunga intervista ad Avvenire. Da qui la mossa. «Riapriamo – chiede il leader di Italia Viva – . Perché non possiamo aspettare che tutto passi. Perché se restiamo chiusi la gente morirà di fame. Perché la strada sarà una sola: convivere due anni con il virus». Per Renzi «bisogna consentire che la vita riprenda. E bisogna consentirlo ora. Sono tre settimane che l’Italia è chiusa e c’è gente che non ce la fa più. Non ha più soldi, non ha più da mangiare».

La Banca Centrale Europea scende in campo con un’operazione di rilevantissime dimensioni per contrastare l’emergenza coronavirus sui mercati con l’acquisto di titoli pubblici e privati. La Bce ha infatti annunciato in nottata un programma di acquisto di emergenza pandemica (PEPP) da 750 miliardi di euro. Il consiglio direttivo dell’istituto ha deciso quanto segue: 1) Avvio di un nuovo programma di acquisto di attività temporanee di titoli del settore pubblico e privato per contrastare i gravi rischi per il meccanismo di trasmissione della politica monetaria e le prospettive per l’area dell’euro rappresentate dall’epidemia e dalla crescente diffusione del coronavirus, COVID-19. Questo nuovo programma di acquisto di emergenza pandemica (PEPP) – annuncia la Bce in una nota – avrà una dotazione complessiva di 750 miliardi di euro. Gli acquisti saranno condotti fino alla fine del 2020 e includeranno tutte le categorie di attività ammissibili nell’ambito del programma di acquisto di attività (APP) esistente. Giuseppe Conte e altri otto leader europei hanno scritto una lettera al Consiglio Europeo, cioè l’organo che comprende i capi di stato e di governo dell’UE, per chiedere l’emissione dei cosiddetti “eurobond”, cioè titoli di stato emessi dall’Unione Europea. Quella degli eurobond è una proposta vecchia di diversi anni, che ciclicamente emerge nel dibattito politico europeo: negli ultimi giorni era stata ripresa come possibile soluzione per la recessione dovuta al coronavirus da molti economisti – decine dei quali avevano sottoscritto un appello pubblicato sul Financial Times – ma è la prima volta che viene proposta ufficialmente da alcuni leader europei. Oltre a Conte, la lettera è stata firmata fra gli altri dal presidente francese Emmanuel Macron, dal primo ministro spagnolo Pedro Sánchez e da quello portoghese Antonio Costa. Gli altri paesi sono Slovenia, Grecia, Irlanda, Belgio, Lussemburgo. Nel testo si legge che l’Unione Europea dovrebbe «lavorare su uno strumento di debito comune emesso da una Istituzione dell’UE per raccogliere risorse sul mercato sulle stesse basi e a beneficio di tutti gli Stati Membri», per «finanziare, in tutti gli Stati Membri, i necessari investimenti nei sistemi sanitari e le politiche temporanee volte a proteggere le nostre economie e il nostro modello sociale». L’ultima dimostrazione del nervosismo che aleggia tra i Paesi membri arriva dall’attacco sferrato dal primo ministro portoghese, Antonio Costa, all’indirizzo di Wopke Hoekstra, ministro delle Finanze dei Paesi Bassi. Il tema dello scontro è prettamente economico. Non c’è infatti ancora un accordo sulle misure da attuare per aiutare i vari governi a fronteggiare l’emergenza provocata dal nuovo coronavirus. Due sono gli schieramenti: da una parte i Paesi nordici, tra cui i Paesi Bassi, e la Germania; dall’altra il fronte mediterraneo, a cui si aggiunge la Francia di Emmanuel Macron.

Mentre l’Italia continua la strenua lotta contro l’epidemia di coronavirus ed in attesa di imminenti e più stringenti misure decise dal Governo, il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, annuncia che “il picco dei contagi arriverà tra 2 settimane. Crescono, infatti, i casi da Covid-19, al pari dei decessi. Come ha spiegato il Presidente del Consiglio durante il discorso serale dell’11 marzo, gli effetti della quarantena e di tutti i nostri sacrifici non saranno visibili fin da subito. Anzi, Conte afferma “l’effetto di questo nostro grande sforzo potremo vederlo solo tra poche settimane, un paio di settimane”. La notizia positiva è che la quarantena per Coronavirus ha avuto fin da subito un effetto indiretto positivo. Il blocco totale di intere città e Paesi sembra aver aiutato la lotta al cambiamento climatico.

E’ diventato virale nelle ultime ore sul web e sulle chat di WhatsApp un video che riprende la famiglia di Matteo Renzi giocare a pallavolo nel giardino della propria abitazione. Nel video un uomo, che dice di essere un vicino, lancia accuse all’ex premier, che ha subito smentito la ricostruzione e annunciato denunce in sede civile e penale. Nel video diffuso il vicino di casa, o presunto tale, che sicuramente filma da una casa vicina (sopra uno screenshot del video diffuso), accusa Renzi e famiglia di violare la quarantena imposta dal coronavirus.

Alle elezioni suppletive che si sono tenute domenica in Umbria, Valeria Alessandrini, candidata della Lega sostenuta dal centrodestra, è stata eletta al Senato con il 53,7 per cento dei voti. La candidata del centrosinistra, Maria Elisabetta Mascio, ha ottenuto il 38 per cento dei voti, mentre Roberto Alcidi del Movimento 5 Stelle si è fermato al 7,5 per cento. Le suppletive sono state organizzate per assegnare il seggio che era di Donatella Tesei, ex senatrice della Lega eletta presidente della regione lo scorso ottobre. L’affluenza è stata del 14,51 per cento.

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