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Pinelli: ora ci sono due targhe a Milano

Pinelli: ora ci sono due targhe a Milano

Pinelli: ora ci sono due targhe a Milano

Non più una ma, da oggi, due targhe ricordano in piazza Fontana a Milano la morte dell’anarchico Giuseppe Pinelli. Una è quella posta dal Comune di Milano, che in ricordo di Pinelli riporta le parole «…innocente morto tragicamente». L’altra è quella – originale – che era stata rimossa nei giorni scorsi e che giovedì sera gli anarchici del Ponte della Ghisolfa hanno ricollocato nella stessa aiuola di piazza Fontana, accanto a quella del Comune. Riporta le parole «…ucciso innocente».

Per la sua ricollocazione si sono mobilitate a Milano un migliaio di persone: consiglieri comunali e segretari di sezione (di Prc, dei Verdi, di Rifondazione ma non dei Ds), militanti di sinistra e anarchici convinti, elettori del centrosinistra e studenti dei centri sociali. «Più che un rito, il rispetto di un diritto» ha commentato Lello Valitutti, l’anarchico amico di Pietro Valpreda che il 16 dicembre 1969 era presente nei locali della questura di Milano mentre interrogavano Giuseppe Pinelli. Oggi Valitutti è su una sedia a rotelle. «Mettere le parole “innocente morto” tragicamente anziché le parole “ucciso innocente” fa una bella differenza: equivale a negare il nostro diritto a conoscere la verità». Alla manifestazione hanno voluto essere presenti anche Dario Fo (autore tra l’altro di «Morte accidentale di un anarchico») e Franca Rame.
Il fatto che oggi, durante una manifestazione, in Piazza Fontana sia stata rimessa la vecchia targa in ricordo dell’anarchico Giuseppe Pinelli, con la parola «ucciso» e non «morto innocente», secondo il portavoce nazionale di An, Andrea Ronchi «offende la memoria del Commissario Calabresi». «Il mio – ha detto Ronchi, oggi a Milano per la presentazione del libro ‘Riconquistare competitività’» di Pietro Armani – è un giudizio politico: nel momento in cui si fa un simile atto si offende la memoria di Calabresi. Sulla manifestazione, non ha voluto dire nulla il vicesindaco Riccardo De Corato. Preferisce infatti aspettare la riunione della Giunta di domani, in cui si potrebbe parlare del caso. Una delle ipotesi potrebbe essere quella di intraprendere un’azione legale perchè la vecchia targa di Pinelli è stata messa su suolo comunale».
Una curiosità: sulle due lapidi non coincidono le date della morte: su quella del Comune, Pinelli risulta morire il 15 dicembre; su quella originale a firma «gli studenti e i democratici milanesi» risulta morire il giorno dopo, il 16 dicembre. Alla luce degli incidenti avvenuti una settimana fa in corso Buenos Aires si temeva che giovedì sera in piazza Fontana ci potessero essere momenti di tensione. La manifestazione, invece, si è svolta in modo assolutamente tranquillo.

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