Guerra

Attentato in Canada

Attentato in Canada

Michael Zehaf-Bibeau

E’ successo che la guerra dell’Isis ha raggiunto un altro picco. Già da tempo era provato che degli occidentali aderivano alla causa terroristica e andavano a conbattere in Siria e in Iraq dopo essersi convertiti all’Islam; ma adesso per la prima volta uno di loro ha commesso un attentato terroristico nello stato in cui è nato, è cresciuto e ha studiato. Ad essere presa di mira è stata la sede del Parlamento federale, ad Ottawa, al cui interno sono stati esplosi diversi colpi d’arma da fuoco. Mentre all’esterno, davanti al National War Memorial, è stato ammazzato il soldato di guardia Nathan Cirillo.

Nessuno parla ancora ufficialmente di terrorismo islamista. Ma più passano le ore più si rafforza l’ipotesi che ad entrare in azione non sia stato un “lupo solitario”, come era sembrato all’inizio, ma forse un vero e proprio commando composto almeno da due-tre uomini. Uno di questi, quello che avrebbe sparato al militare ucciso, sarebbe a sua volta morto in seguito allo scontro con la polizia. Il suo nome era Michael Zehaf-Bibeau, cittadino canadese di 32 anni, figlio di Bulgasem Zehaf, un uomo d’affari del Quebec che sembra aver combattuto nel 2011 in Libia, e Susan Bibeau, vice presidente di una divisione dell’ “Immigration and Refugee Board” del Canada. I due sono divorziati dal 1999. L’attentatore si era convertito all’Islam solo l’anno scorso.

Per quanto sia inaspettato il Canada come obiettivo: è chiaro che si volesse prendere di mira un paese occidentale assolutamente liberale e multietnico. Gli obiettivi dei terroristi sono senz’altro due: portare la guerra aldifuori del Medio Oriente e far crescere il senso di paura dei cittadini occidentali, ma anche il clima di sospetto visto che chiunque potrebbe essere il prossimo a fare un attentato, non per forza un immigrato mediorientale.

E’ già da parecchio tempo che parlo di un ipotetico scoppio della terza guerra mondiale. Con questo passo ci siamo ancora più vicini. Avevo detto che ci sono tre schieramenti e finchè due di questi non si sarebbero uniti contro l’altro, nonostante quello che succede nel mondo, non sarebbe scoppiato nessun conflitto mondiale. La novità è che adesso riesco a immaginare chi sono i due fronti che riusciranno a trovare un compromesso: gli occidentali e i russofoni. Del resto non sarebbe la prima volta.

Categorie:Guerra, Mondo

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