Lavoro

Referendum abolizione legge Fornero

Referendum abolizione legge Fornero

Elsa Fornero

La riforma Fornero consiste nell’attuazione di un default dei sistemi pensionistici pubblici per ridurre la spesa pubblica legata alle prestazioni pensionistiche in un momento di crisi finanziaria in quanto, nel sistema pensionistico pubblico, detto anche previdenza di primo pilastro, le pensioni si pagano con le imposte. È quindi una riforma previdenziale del sistema pensionistico pubblico e delle assicurazioni sociali obbligatorie. È stata emanata ai sensi dell’art. 24 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201 (detto “decreto salva Italia”) – convertito successivamente in legge 22 dicembre 2011 n. 214. La riforma è stata votata dalla coalizione di partiti che sostenevano il governo Monti, composta da PD, PDL, Unione di Centro e Futuro e Libertà per l’Italia e altre liste minori. Unici partiti contro Lega e Idv. Per nulla avversata dai sindacati, che però adesso la contestano. La riforma del sistema pensionistico pubblico si rese necessaria in un momento di grave crisi finanziaria dello Stato italiano in quanto, come in tutti i paesi OCSE, lo schema pensionistico adottato dagli enti previdenziali è quello del sistema pensionistico senza patrimonio di previdenza a copertura del debito pensionistico latente e pertanto, per garantire la sostenibilità fiscale dei sistemi pensionistici pubblici si interveniva sia diminuendo i costi correnti dello Stato con una modifica delle norme per il conseguimento e la determinazione delle prestazioni previdenziali, sia agendo sull’imposizione fiscale aumentando le aliquote dei contributi previdenziali.

La Lega Nord lanciava nella primavera del 2014 una campagna referendaria che tra i quesiti proponeva l’abolizione della Riforma Fornero. Nel caso di vittoria del referendum, si avrebbe il ritorno della normativa precedente. Il testo del quesito referendario: Volete Voi che sia abrogato: il decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, recante “Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici”, convertito in legge, con modificazioni, dall’articolo 1, comma 1, della legge 22 dicembre 2011, n. 214, nel testo risultante per effetto di modificazioni e integrazioni successive, limitatamente all’articolo 24?. Referendum: promosso dalla Lega Nord che ha raccolto tutte le firme necessarie. La Cassazione le ha convalidate e la Corte Costituzionale si deve pronunciare. Se tutto va bene a primavera si vota.

Susanna Camusso dichiara che su referendum anti Fornero la cgil voterà per l’abrigazione. Carla Cantone dello Spi Cgil repica a Camusso che è sbagliato inseguire deriva Lega. Camusso inoltre vuole sponda Lega aderendo a un referendum su cui non ha fatto un ora di sciopero nel periodo in cui il parlamento lo approvava. Ma questo non c’entra ne con la legge Fornero, ne con la Lega Nord; ma solo con lo scontro Cgil-Pd e con la voglia di creare problemi al governo Renzi.

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