Guerra

La pace in Medio Oriente non arriva mai

La pace in Medio Oriente non arriva mai

La pace in Medio Oriente non arriva mai

Tensione altissima in Medio Oriente, dove continuano i raid dell’aviazione israeliana sulla striscia di Gaza: nella notte colpiti 15 obiettivi di Hamas. Il rapimento e l’uccisione dei tre ragazzi ebrei in Cisgiordania ha dato il via ad un’escalation dalle conseguenze imprevedibili che potrebbe portare anche ad un vero e proprio conflitto tra Israele e Hamas. In realtà il governo israeliano appare diviso e, sebbene Benjamin Netanyahu abbia promesso il pugno duro contro i responsabili, ancora non è chiaro fin dove possa spingersi la reazione dello stato ebraico. Israele ha mobilitato truppe di fanteria nel sud del Paese al confine con la striscia di Gaza, forse in vista di un’operazione più ampia.

La cosa peggiore è stata quella di consentire nel corso dei decenni che la popolazione civile di uno di questi due stati vivesse come gli europei e quella dell’altro stato nei campi profughi. Questo conflitto cessera di essere e con lui il suo carico di odio solo se entrambe le popolazioni sentiranno la necessità di dover cercare la pace o almeno una soluzione di compromesso.

Non faccio retorica dicendo che la Palestina ha fatto un errore storico non accettando le risoluzioni del primo processo di pace alla fine degli anni ’40 (con il quale la storia di questi ecenni in medio oriente sarebbe stata molto diversa); ma una cosa incontestabile e che quest’ultima non ha nessun motivo di volere una pace condizionata da Israele e che gli israeliani stessi sono ancora meno motivati. Non me lo auguro, ma forse prima che vada bene, deve andare molto peggio. Spero non con una terza guerra mondiale.

Certo che la proclamazione di uno stato jiadistha tra Siria e Iraq non aiuta e la costruzione di un ulteriore muro di protezione di Israele nemmeno.

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