Ignazio Marino

Non capisco francamente chi vuole che la giunta comunale di Roma si dimetta. Il sindaco Ignazio Marino è stato definito un marziano e per molto tempo osteggiato persino dal Pd nazionale proprio perchè andava per la sua strada. Le intercettazioni hanno fatto capire che chi voleva “Mafia Capitale” era contro di lui e si lamentava per il fatto che con le sue azioni si opponeva al loro volere. E’ vero che avevano, comunque, creato degli anticorpi e che stavano per riuscire a scavalcarlo avendo corrotto un assessore (Daniele Ozzimo) e l’ex presidente del consiglio comunale (Mirko Coratti); ma è anche vero che lui restava nella sua posizione di incorruttibilità e che contro di lui si era fatta una campagna per farlo dimettere (e sto parlando sia di tutta la polemica della panda rossa, sia della gestione delle periferie urbane e di Tor Sapienza).

Ora, che vantaggio avrebbe la collettività in nuove elezioni se non quello di far cadere chi ha difeso la città dalla “cosca” (termine della Procura) che ha corrotto i politici romani e non solo. E non credo che questo sia un vantaggio. Fa bene il Pd nazionale a commissariare il partito romano; ma allo stesso tempo a stringersi intorno al sindaco e a continuare la sua opera di contrasto alla malavita.