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ANDREOTTI III
30 luglio 1976 – 13 marzo 1978
È stato il primo governo della storia della Repubblica ad annoverare tra i propri membri una donna, Tina Anselmi (al dicastero del Lavoro), fu chiamato “Governo della non sfiducia” o “Governo di solidarietà nazionale”, in quanto superò la votazione di fiducia in parlamento grazie all’astensione del Partito Comunista Italiano di Enrico Berlinguer.
Maggioranza: Democrazia Cristiana, Svp, Union Valdotaine, Pci (appoggio esterno)
Premier: Giulio Andreotti
Esteri: Arnaldo Forlani
Interno: Francesco Cossiga
Grazia e Giustizia: Francesco Paolo Bonifacio
Difesa: Vito Lattanzio (fino al 18/09/1977), Attilio Ruffini (dal 18/09/1977)
Tesoro: Gaetano Stammati
Finanze: Filippo Maria Pandolfi
Bilancio e Programmazione Economica: Tommaso Morlino
Lavori Pubblici: Antonino Pietro Gullotti
Pubblica Istruzione: Franco Maria Malfatti
Lavoro e Previdenza Sociale: Tina Anselmi
Industria, Commercio e Artigianato: Carlo Donat Cattin
Agricoltura e Foreste: Giovanni Marcora
Trasporti: Attilio Ruffini (fino al 18/09/1977), Vito Lattanzio (dal 18/09/1977)
Poste e tlc: Vittorino Colombo
Marina Mercantile: Francesco Fabbri (fino al 20 gennaio 1977), Attilio Ruffini (fino al 18/09/1977), Vito Lattanzio (dal 18/09/1977)
Sanità: Luciano Dal Falco
Commercio estero: Rinaldo Ossola
Partecipazioni statali: Antonio Bisaglia
Turismo e Spettacolo: Dario Antoniozzi
Beni Culturali e Ambiente: Mario Pedini
Problemi relativi all’attuazione delle regioni: Tommaso Morlino
Ricerca scientifica: Mario Pedini
Interventi straordinari nel Mezzogiorno: Ciriaco De Mita