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NITTI
23 giugno 1919 – 22 maggio 1920
Maggioranza: Liberali (senza partito), Ppi, Partito Radicale, Psri
- domenica, 7 marzo 1920
I rapporti tra Nitti e il PPI (Partito popolare italiano) si fanno difficili. Il PPI, che in gennaio aveva concesso un “voto di attesa”, richiede al governo l’accettazione di una serie di punti qualificanti del suo programma: una politica estera di pacificazione e di riconoscimento delle autonomie nazionali, una politica interna rispettosa delle libertà individuali, una riforma tributaria che aumenti la progressività delle imposte e il voto politico alle donne. Nitti, che s’impegna a discutere un’eventuale riforma tributaria, non accetta però di discutere gli altri punti. - domenica, 14 marzo 1920
Con un rimpasto ministeriale Nitti esclude dal governo i popolari. Escono dal Governo i Ministri Alfredo Baccelli, Achille Visocchi, Pietro Chimienti, Cesare Nava, Alberico Alberici, Roberto De Vito
Premier: Francesco Saverio Nitti
Esteri: Tommaso Tittoni (fino al 25/06/1919) , Francesco Saverio Nitti (dal 25/06/1919 al 25/09/1919), Vittorio Scialoja (dal 25/09/1919)
Interno: Francesco Saverio Nitti
Guerra: Giovanni Sechi (ad interim fino al 24/06/1919), Alberico Albricci (dal 24/06/1919 al 14/03/1920), Ivanoe Nonomi (dal 14/03/1920)
Marina: Giovanni Sechi
Grazia, Giustizia e Culti: Lodovico Mortara (dal 16 settembre 1919 prende il nome di ‘Ministero della Giustizia e degli Affari di Culto’)
Finanze: Francesco Tedesco (fino al 14/03/1920), Carlo Shanzer (dal 14/03/1920)
Tesoro: Carlo Shanzer (fino al 14/03/1920), Luigi Luzzatti (dal 14/03/1920)
Lavori Pubblici: Edoardo Pantano (dal 21 marzo 1920 prese anche la direzione delle ferrovie essendo soppresso il ‘Ministero dei Trasporti Marittimi e Ferroviari’)
Trasporti marittimi e ferroviari: Roberto De Vito (soppresso il 21 marzo 1920)
Pubblica Istruzione: Alfredo Baccelli (fino al 14/03/1920), Andrea Torre (dal 14/03/1920)
Industria, Commercio e Lavoro: Dante Ferraris (dal 21 marzo 1920 prese le altre competenze del soppresso ‘Ministero dei Trasporti Marittimi e Ferroviari’)
Agricoltura: Achille Visocchi (fino al 14/03/1920), Alfredo Falcioni (dal 14/03/1920)
Poste e Telegrafi: Pietro Chimienti (fino al 14/03/1920), Giulio Alessio (dal 14/03/1920)
Colonie: Luigi Rossi (fino al 14/03/1920), Francesco Saverio Nitti (dal 14/03/1920)
Terre liberate dal Nemico: Cesare Nava (fino al 14/03/1920), Giovanni Ranieri (dal 14/03/1920)
Assistenza militare e pensioni di guerra: Ugo Da Como (soppresso il 25 settembre 1919)