Il successo

Raffaella Carrà

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Sempre nel 1971, partecipò accanto a Georges Descrières all’episodio intitolato La donna dai due sorrisi, nella serie televisiva di produzione francese Arsenio Lupin, prodotta dal 1971 al 1974.[17] Seguì poi, nel 1974, Milleluci, presentato al fianco di Mina, (ultimo varietà al quale parteciperà quest’ultima poco prima del ritiro definitivo dalle scene) che ottenne un grande successo di pubblico, affermando definitivamente Raffaella come showgirl a tutto tondo.

Sull’onda del grande successo della trasmissione, pubblicò l’album Milleluci, composto prevalentemente da cover. Nello stesso anno presentò la sua terza Canzonissima, questa volta condotta in solitaria, dove inoltre duettava con Topo Gigio nel brano dedicato ai bambini Strapazzami di coccole. Nello stesso anno pubblicò l’album Felicità tà tà, contenente oltre al brano omonimo, sigla della sua terza Canzonissima, uno dei suoi maggiori successi, il brano disco-music Rumore. L’album riscosse un ottimo successo in Italia, dove si aggiudicò il disco di platino, e buoni riscontri anche all’estero, aggiudicandosi diversi dischi d’oro.

Tra il 1975 e il 1980 si fece conoscere in Spagna, e il successo delle sue canzoni portò TVE a offrirle nel 1976 una monografia, La hora de Raffaella Carrà (puntata della serie La hora de…), grazie alla quale divenne popolare presso il pubblico iberico.

In questi anni Raffaella si concentrò maggiormente sulla sua carriera di cantante, ottenendo consensi in tutto il mondo come Spagna, Germania, Francia, Olanda, Belgio, Inghilterra, Grecia e in particolare nei paesi dell’America Latina, divenendo un vero e proprio fenomeno di esportazione della musica italiana nel mondo. Uno dei successi più clamorosi fu il brano A far l’amore comincia tu, che riuscì a toccare, nella sua versione inglese, il nono posto della classifica dei singoli più venduti in Inghilterra, ottenendo diversi dischi d’oro e platino in tutto il mondo.

Nel 1976 incise l’album Forte forte forte, pubblicato in 36 paesi del mondo, aggiudicandosi in Spagna, Regno Unito e Germania vari dischi d’oro, mentre in Italia ben due dischi di platino, rappresentando uno dei lavori discografici di maggior successo della cantante, anche a livello qualitativo. Mentre nel 1977 fu la volta di Fiesta, l’album, dai suoni prettamente eurodisco, che contiene Fiesta, una delle canzoni “simbolo” della soubrette.

Nel 1978 rientrò in Italia, dopo numerose tournée all’estero, per presentare il varietà del sabato sera Ma che sera, nel quale presentava, cantava e ballava affiancata da Paolo Panelli, Bice Valori, Alighiero Noschese e Giorgio Bracardi, animatori degli spazi comici del programma. Particolarmente ricordata è la sigla iniziale, Tanti auguri, in cui Raffaella canta un inno all’amore libero e spensierato, con il ritornello divenuto in poco tempo celeberrimo (Come è bello far l’amore da Trieste in giù), il cui video venne girato all’interno del parco a tema dell’Italia in miniatura di Rimini; il brano divenne immediatamente un altro successo internazionale e fu inserito nell’album Raffaella, che riscosse un altro importante successo di pubblico. Il programma però, fu oggetto di controversie e polemiche, perché trasmesso nei difficili e tragici giorni del Sequestro di Aldo Moro.

Nel 1979 fu la volta di un altro successo discografico con l’album Applauso, il quale portava le firme, oltre a quelle di Gianni Boncompagni, anche dei giovani debuttanti De Sanctis e Musso. L’album raggiunse il 75º posto tra i più venduti dello stesso anno.

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