Tornò a New York, dove riprese il giornalismo, anche grazie a un tesserino del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d’America che gli permetteva di lavorare ovunque, scrivendo su qualche rivista gratis, ma facendosi notare e ottenendo così alcuni incarichi importanti. Dopo una lunga gavetta e con un contratto precario, Mike dal 1946 lavorò presso la sede radiofonica del quotidiano Il progresso italo-americano di Generoso Pope, per il quale condusse il programma Voci e volti dall’Italia, e incominciò a fare servizi dall’America per l’EIAR, diventata Rai dal 1944: sul Radiocorriere era ancora chiamato Michele Bongiorno. Nel 1948 sposò a New York il soprano Rosalia Maresca (matrimonio che fu annullato nel 1952).
Dall’America, dopo aver fatto il tecnico, lo speaker, il programmatore radiofonico e il corrispondente per l’emittente Voice of America (dedita allora alla propaganda militare alleata) e per WHOM Radio di New York in lingua italiana dell’imprenditore Generoso Pope, Bongiorno tornò in Italia, nel 1952, inviato di WOV – seconda stazione radiofonica italoamericana di New York -, anche per realizzare alcuni documentari con intenti divulgativi o informativi su fatti e avvenimenti della ricostruzione del Paese, e gli fu presto proposto di collaborare a programmi sperimentali della TV italiana.
Fu Vittorio Veltroni, funzionario della Rai, a scegliere Mike per offrirgli un contratto di collaborazione per il Radiogiornale. Allo scopo di eliminare il suo accento americano, Veltroni lo invitò a prendere lezioni di dizione da Maria Luisa Boncompagni.
Realizzò servizi di colore e radiocronache sportive, soprattutto di pugilato.
Bongiorno fu il primo in Italia a intervistare il presidente degli Stati Uniti d’America Eisenhower, quindi, nel 1955/1956, presentò alla radio il programma a quiz Il motivo in maschera, con l’orchestra diretta da Lelio Luttazzi.
Sulla stessa falsariga, tra il 1967 e il 1970, Mike Bongiorno condurrà la trasmissione radiofonica pre-serale Ferma la musica!, con il complesso diretto inizialmente da Gorni Kramer e poi da Sauro Sili.
Con Corrado era il presentatore più popolare in Italia, ed entrambi contribuirono alla nascita della televisione. E, seppure Corrado fosse apparso prima nelle trasmissioni sperimentali della TV di Stato italiana, dalla Triennale di Milano, fu proprio Bongiorno a inaugurarne le emissioni ufficiali conducendo il programma Arrivi e partenze (per la regia di Antonello Falqui), programma in cui Mike aveva il compito di intervistare i VIP che arrivavano o partivano dall’aeroporto di Roma. Condusse poi alla radio la rubrica Fortunatissimo.