Ripropongo l’editoriale dello scorso anno. Non è cambiato niente …

___________________________________________________________________
Devo dirvi, ma non me ne vogliate che quest’anno sento molto meno il 25 aprile degli scorsi anni.
Forse è una reazione alla presa di posizione dell’Anpi (l’associazione partigiani) che di fatto monopolizza la festa del 25 aprile, che dice che nella manifestazione non devono esserci bandiere della Nato. Per carità, sono il primo a non aver fatto mai il tifo per la Nato; ma in fondo sono quelli che assieme ai partigiani ci hanno liberato dai nazi fascisti.
E poi ci sono i partigiani in senso stretto, Seconda nota dolente. I partigiani, ma non solo loro, che dicono che la soluzione in Ucraina è la pace tout court. Cioè che gli ucraini si arrendano ai russi che li invadono, che li stuprano, che li derubano, che distruggono le loro città e le loro infrastrutture. I pacifisti spinti non chiedono agli invasori di non invadere; ma agli invasi di farsi invisibili. Non tenendo conto che poi ci saranno altri invasi e altri invasi e altri invasi. Insomma, quest’anno sono un pò schifato da certa gente e non mi voglio confondere con loro.
ps. Se i partigiani 77 anni fa avessero utilizzato la stessa tattica “pacifista” (non inviare armi all’Ucraina) non ci avrebbero mai liberato. Questo è sicuro.