Le decisioni che contano, nel M5S, vengono da Genova. Quella definitiva, arrivata ieri, è uno spartiacque: il divieto rigoroso e assoluto di ricandidarsi oltre il secondo mandato. Senza eccezione alcuna: fine corsa per la carriera del presidente della Camera, Roberto Fico, per l’ex coordinatore Vito Crimi, per l’ex ministro Danilo Toninelli. Sono 49 i pentastellati – tra chi allignava ancora sui banchi grillini – ad uscire di scena. Su mandato imperativo di Grillo: il “telefono rosso” tra i due Giuseppi, Beppe e Giuseppe, funziona ormai in un’unica direzione. Il Garante diventa il gerente. È lui a dettare l’agenda, le regole e la loro applicazione. Il voto degli iscritti non c’è più. C’è il volere di Grillo, che affonda sul burro dell’indecisione contiana. L’avvocato tentenna? Grillo spadroneggia.
Categorie:Sovranisti/Populisti