
È atteso ad Algeri poco prima di mezzogiorno il volo che porterà il presidente del consiglio dei ministri, Mario Draghi, ad aprire il Quarto vertice italo-algerino. Con Draghi sono attesi in Algeria i ministri Roberto Cingolani, Luigi Di Maio, Luciana Lamorgese, Marta Cartabia, Enrico Giovannini ed Elena Bonetti. Un viaggio lampo, stasera Draghi rientrerà a Roma per prepararsi al confronto in aula di mercoledì che sarà determinante per la durata del suo governo, dimezzato nella durata rispetto alle attese iniziali, ma non rimandato per l’importanza strategica della partnership tra i due paesi nel settore dell’energia. E del gas, tema che con la guerra in Ucraina diventato il più caldo per l’Italia e il resto d’Europa. E l’Algeria è uno dei principali produttori di gas al mondo.
Appena arrivato Draghi renderà omaggio al Memoriale del Martire, che ricorda i combattenti della guerra d’indipendenza algerina e che sovrasta la capitale. Subito dopo è previsto il suo arrivo al Palazzo presidenziale «El Mouradia» e l’incontro con il Presidente della Repubblica algerina democratica e popolare, Abdelmadjid Tebboune. Contestualmente avranno luogo i colloqui tra i ministri italiani membri della delegazione ufficiale e i rispettivi ministri algerini. Alle 13 italiane si darà il via, al palazzo presidenziale, alla sessione plenaria del IV Vertice intergovernativo italo-algerino, il precedente si era tenuto a Roma nel 2015.
Sul tavolo molti temi, dalla guerra in Ucraina, ai flussi migratori, all’importantissima partnership sul gas, con l’Algeria diventata primo fornitore di gas dell’Italia. Tre mesi fa Draghi ha siglato un nuovo «partenariato strategico ed energetico». Ottenendo l’assicurazione di spingere ai massimi, fino a 27 miliardi di metri cubi all’anno, il transito di gas del Transmed, che passando per la Tunisia, sbuca a Mazara del Vallo. Non è un caso che proprio oggi cominceranno a transitare i primi flussi sul gasdotto voluto da Enrico Mattei, relativi ai 4 miliardi aggiuntivi appena annunciati dalla compagnia algerina Sonatrach e destinati all’Eni. La collaborazione nel settore si focalizzerà anche sullo sviluppo delle fonti rinnovabili, con particolare riferimento all`idrogeno verde e all`energia solare, eolica e geotermica.
I due governi puntano al consolidamento di una cooperazione bilaterale e ci sarà la firma di diversi accordi e protocolli d’intesa, oltre a una dichiarazione congiunta. I temi sono molteplici: giustizia, sostegno allo sviluppo sociale, microimprese e start up, cooperazione industriale, lavori pubblici, cooperazione energetica e sviluppo sostenibile, protezione del patrimonio culturale. Il summit affronterà poi la delicata questione delle politiche migratorie: in controtendenza col dato complessivo della rotta del Mediterraneo centrale, la consistenza del flusso di migranti sbarcati in Italia dall’Algeria è contenuta (303 sbarchi nel 2022) e in decrescita (-46%) rispetto al 2021. A livello economico i due Paesi vantano solide relazioni: l’Italia è infatti il secondo partner commerciale dell’Algeria tra i Paesi Ue, mentre l’Algeria è il primo partner commerciale dell’Italia nel continente africano. La giornata ad Algeri si concluderà con l’inaugurazione del Business forum, i cui lavori saranno aperti da Draghi e dal primo ministro Benabderrahmane. Il forum sarà focalizzato sui settori dell’agroindustria, della transizione energetica, del farmaceutico e delle infrastrutture fisiche e digitali. Sono oltre 300 le imprese italiane ed algerine che vi prenderanno parte, a testimonianza delle intense relazioni economiche esistenti tra i due Paesi.
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