I membri dell’Assemblea Generale di Edimburgo hanno deciso di cambiare la legge ecclesiastica e ora le coppie dello stesso sesso potranno sposarsi in chiesa con rito religioso celebrato da sacerdoti che vorranno fare domanda per diventare celebranti dei matrimoni omosessuali. In questo modo la Chiesa di Scozia, comunemente chiamata Kirk, è diventata la più grande Chiesa del Regno Unito a consentire i matrimoni gay, aumentando, però, le fratture all’interno della fede protestante.
“Il matrimonio è una cosa meravigliosa”, ha detto il reverendo Scott Rennie che nel 2009 è diventato il primo ecclesiastico apertamente gay nella Chiesa di Scozia, “Il mio matrimonio con mio marito Dave alimenta la mia vita e il mio ministero e francamente non credo che potrei essere un ministro di questa Chiesa senza il suo amore e il suo sostegno. È sempre lì sullo sfondo. Il matrimonio tra persone dello stesso sesso è come il matrimonio tra persone del sesso opposto e ha le sue gioie e dolori, le sue glorie e le sue tensioni. È abbastanza normale, davvero”
C’è, però, chi non la pensa allo stesso modo. La legge canonica scozzese è stata modificata rimuovendo la formula che stabiliva che il matrimonio fosse appannaggio esclusivo di un uomo e di una donna: il reverendo Alistair Cook, ad esempio, ha affermato di essere contrario alla misura e che continuerà a utilizzare la dicitura che si riferisce ai matrimoni tra persone di sesso diverso.
La Chiesa nazionale di Scozia è una chiesa presbiteriana e va ad unirsi ad altre confessioni protestanti che stanno gradualmente aprendo al mondo LGBT+. Come spiega il Guardian, nel 2017 la Chiesa Episcopale Scozzese, che è anglicana, ha votato per approvare i matrimoni tra persone dello stesso sesso, diventando la prima Chiesa di Scozia a farlo. La Chiesa del Galles ha dichiarato che potrebbe seguire l’esempio tra alcuni anni mentre la Chiesa Episcopale d’America, i metodisti, i quaccheri e la Chiesa Protestante Unita celebrano già matrimoni omosessuali. Potrebbe essere un segnale di presa di coscienza da parte di alcune autorità religiose delle esigenze delle nuove generazioni e dell’importanza di tutelare i diritti civili: speriamo ne nasca una spirale positiva.