Sostegni alla genitorialità e alla funzione sociale ed educativa delle famiglie, contrasto alla denatalità, indipendenza e autonomia finanziaria dei giovani e conciliazione famiglia-lavoro per entrambi i genitori, e in particolare delle donne. Il cosidetto “Family Act” ha ottenuto il via libera definitivo dal Senato con 193 voti a favore, 10 contrari e 15 astenuti. L’aula di Palazzo Madama ha dato il via libera al ddl n. 2459, di delega al governo sul sostegno e valorizzazione famiglia, già approvato dalla Camera. FdI ha preannunciato in dichiarazione di voto la sua astensione mentre Alternativa ha dichiarato voto contrario. Il testo delinea la cornice normativa e le scadenze temporali entro le quali il Governo sarà chiamato ad approvare i decreti legislativi di attuazione della delega, con l’obiettivo di sostenere la genitorialità e la funzione sociale ed educativa delle famiglie, contrastare la denatalità, valorizzare la crescita armoniosa delle bambine, dei bambini e dei giovani e favorire la conciliazione della vita familiare con il lavoro, in particolare quello femminile
Tra le deleghe assegnate all’Esecutivo figurano il riordino e il potenziamento di norme dirette a sostenere la genitorialità e la funzione sociale ed educativa delle famiglie e per contrastare la denatalità. Tra gli obiettivi figurano, inoltre, l’indipendenza e l’autonomia finanziaria dei giovani e la conciliazione della vita familiare con il lavoro di entrambi i genitori e per sostenere, in particolare, quello femminile. L’Esecutivo viene quindi chiamato a rivedere la disciplina dei congedi parentali di paternità e di maternità (con la possibilità di usufruirne fino al compimento del quattordicesimo anno di età del figlio) e a introdurre detrazioni fiscali o bonus direttamente spendibili finalizzati al sostegno delle spese legate all’istruzione universitaria (dall’acquisto dei testi, anche in formato digitale, alle spese abitative per gli studenti fuori sede).
Agevolazioni fiscali sono previste anche per la locazione dell’immobile adibito ad abitazione principale o per l’acquisto della prima casa in favore delle giovani coppie o per l’attuazione del diritto alla vita indipendente e all’autonomia abitativa per persone con disabilità e senza limiti di età. Le risorse per finanziare i decreti delegati arriveranno, soprattutto, dalla modificazione o dall’abolizione di una serie di misure come il bonus bebè e o il bonus asili nido o dalla piu’ ampia riforma del sistema delle detrazioni fiscali. Le misure sull’assegno unico, inizialmente inserite in questo provvedimento, sono state definite in un provvedimento ad hoc. In sede di replica nell’Aula di Palazzo Madama, la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, ha confermato ‘l’impegno del Governo nel dare attuazione piena, rapida e concreta, attraverso i decreti attuativi che confermo voler costruire insieme al Parlamento e a tutte le forze di maggioranza e di opposizione. Ne è segno l’accoglimento dell’ordine del giorno per la valutazione della riforma dell’Isee. Devono essere investite delle risorse, lo confermiamo. In particolare confermo l’impegno che il ministro Franco ha speso nell’accompagnamento di questo provvedimento’.
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