
Mario Draghi ha commentato il comportamento del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan in occasione della visita della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e del presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel. Il 6 aprile, prima dell’inizio del colloquio, c’è stato un momento piuttosto imbarazzante: Erdoğan ha infatti offerto una sedia vicino a sé a Michel, mentre von der Leyen è rimasta inizialmente senza un posto dove sedersi, e senza sapere cosa fare. «Non condivido assolutamente le posizioni del presidente Erdoğan, credo che non sia stato un comportamento appropriato, mi è dispiaciuto moltissimo per l’umiliazione che la presidente della Commissione von der Leyen ha dovuto subire», ha detto Draghi.
Dopodiché Draghi ha aggiunto che «con questi, diciamo, chiamiamoli per quel che sono, dittatori» di cui però «si ha bisogno» è necessario «trovare l’equilibrio giusto»: «Uno deve essere franco nell’esprimere la propria diversità di vedute, di opinioni, di comportamenti, di visioni della società», e deve essere anche «pronto a cooperare, più che collaborare, per assicurare gli interessi del proprio paese».
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