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Covid-19, protesta per le riaperture da Nord a Sud. Tensione davanti al Parlamento

Covid-19, protesta per le riaperture da Nord a Sud. Tensione davanti al Parlamento
Covid-19, protesta per le riaperture da Nord a Sud. Tensione davanti al Parlamento

Tensione in piazza Montecitorio tra manifestanti e polizia durante la manifestazione di commercianti e ristoratori per chiedere le riaperture. Tra loro bandiere blu di Italexit, il movimento del senatore ex M5S Gianluigi Paragone, e un uomo vestito come l’appartenente al movimento Q-Anon che fece irruzione al Congresso Usa a Washington. Si chiama Ermes, ha 51 anni, è un ristoratore modenese che ha una figlia di 20 anni e che dice di essere “aperto da gennaio, perché da un anno non è cambiato nulla, nonostante tutte le chiusure”. E con il volto truccato con i colori della bandiera italiana aggiunge: “Siamo esasperati. Nessuno ci ha mai ascoltato. Mi sono dovuto vestire da pagliaccio per attirare l’attenzione. Spero che ora qualcuno si accorga di noi e ci ascolti. Ho dovuto pagare gli strozzini per pagare i dipendenti”. Un poliziotto è stato colpito da una bottiglia lanciata dai manifestanti e portato in ospedale. Consistente lo schieramento delle forze dell’ordine, a protezione del palazzo che ospita la Camera dei deputati.

I manifestanti hanno tentato più volte di sfondare le transenne, in un’occasione ci sono riusciti ma sono stati bloccati prontamente dagli agenti di Polizia e Carabinieri. Sette persone sono state fermate, dicono fonti investigative che stanno ancora analizzando i filmati e la dinamica di quanto avvenuto in piazza per valutare eventuali ulteriori provvedimenti. Tra i manifestanti che hanno dato vita al sit in davanti alla Camera si sarebbero infiltrati diversi gruppi di estremisti con l’obiettivo di strumentalizzare il disagio sociale e far salire la tensione. E’ la lettura che arriva da fonti investigative che in queste ore stanno ricostruendo quanto avvenuto in piazza Montecitorio. La situazione, viene fatto notare, non è cambiata da qualche mese fa quando l’allora capo della Polizia Franco Gabrielli, in una circolare inviata a prefetti e questori, segnalava il rischio che gruppi di facinorosi approfittassero del malumore dei settori più colpiti dalle chiusure, per far salire la tensione.

In piazza anche militanti di Casapound Anche tanti militanti di CasaPound in piazza Montecitorio. “Siamo qui – spiega Luca Marsella, consigliere municipale di Cpi intervenuto dal palco – per dare sostegno a italiani che non si arrendono e che hanno il coraggio di opporsi ad una gestione criminale dell’emergenza sanitaria del governo, anche rischiando in prima persona”. A Torino mercatali davanti al tribunale: “In Italia non c’è giustizia” Un gruppo di mercatali di Torino, facenti parte del Goia, questa mattina si è ritrovato davanti al tribunale per parlare della manifestazione che si terrà domani. “Non c’è giustizia in Italia – spiegano in un video pubblicato su Facebook -, siamo qua perché chiediamo di andare a lavorare per giustizia. Il mondo si muove e gli ambulanti non alimentari sono chiusi. Noi domani vogliamo aprire nei nostri mercati. Abbiamo chiesto il permesso alla Questura che non ce l’ha dato, ma possiamo stare in forma statica nei mercati. Domani mettiamo in atto ‘io piazzo’, perché così non si può andare avanti”. A Milano, blocco del traffico e incontro dal Prefetto Circa duecento ambulanti sono fermi all’ingresso di corso Monforte a Milano, bloccando completamente con i loro furgoni il traffico di viale Bianca Maria e viale Majno. Gli ambulanti chiedono di poter riprendere al più presto la loro attività. I manifestanti sono arrivati qui in corteo dalla Stazione Centrale per raggiungere la Prefettura di Milano, ma sono stati bloccati all’ingresso di corso Monforte da un ingente schieramento delle forze dell’ordine. Una delegazione di lavoratori sarà ricevuta alle 16 in Prefettura. La mobilitazione, iniziata questa mattina, è stata indetta dalle sigle sindacali Confeventi, Euroimprese, Ana-Ugl, Unica, Piu e Ace.

I mercatali del Casertano bloccano la A1 In fila, lentamente fino a fermarsi. La protesta dei mercatali è inziata questa mattina sull’autostrada A1 all’altezza Caserta, sia in direzione Sud che Nord. Una coda lunga di auto e il traffico è andato un tilt nel giro di 30 minuti. La protesta dell’Associazione nazionale ambulanti Ugl per le restrizioni anti-Covid esplode anche in Campania, dove ha messo in ginocchio la viabilita’ sull’autostrada A1. Da stamattina alle 9 gli operatori commerciali, in primis i mercatali ma anche ristoratori ed esercenti di attività di vario tipo, hanno bloccato il traffico veicolare. Sul posto sono intervenute le pattuglie della polizia stradale e il personale della Direzione VI Tronco di Cassino di Autostrade per l’Italia.    Aspi, in una nota, ha segnalato le strade alternative deviando “chi viaggia verso Roma sull’A16 Napoli-Canosa, da cui e’ possibile immettersi sull’A30 Caserta-Salerno in direzione Caserta, per poi rientrare in A1 più avanti del blocco”. “La nostra intenzione”, dice Peppe Magliocca presidente dell’Ana-Ugl di Caserta, “è arrivare a Roma per protestare contro una situazione assurda, con tanti operatori sul lastrico, che si sentono abbandonati”. Sit-in a Bari: “Chiusi da un mese senza aiuti” “Mercati chiusi e senza aiuti”, “gli ambulanti se non muoiono di Covid moriranno di fame” e, ancora,”gli ambulanti vogliono lavorare”. Sono gli slogan con i quali stamattina hanno protestato a Bari i venditori ambulanti dei mercati pugliesi, chiedendo la riapertura dei mercati e ristori per il periodo di chiusura imposto dalla “zona rossa”. Circa 200 i manifestanti autorizzati che si sono riuniti con i loro furgoni nell’area mercatale di piazzale Lorusso e si sono poi spostati in un’altra area mercatale della città, in viale della Maratona. Il sit-in è stato organizzato dalle associazioni di Categoria Cari-Goia Fenapi Puglia, Anva Confesercenti, Ugl terziario, Fivag Cisl, Associazione libera impresa e Fiva Confcommercio. “Non lavoriamo da quasi un mese senza ristori” e “siamo stanchi- hanno detto – di questa situazione incresciosa che continua a ripetersi da oltre un anno e mette in ginocchio sempre di più le nostre attività”. Ci tengono, però, a prendere le distanze da iniziative come quella organizzata nei giorni scorsi dall’associazione ambulanti che ha bloccato la tangenziale di Bari per tre ore.

“Non facciamoci trascinare in azioni che potrebbero ledere il nostro lavoro e dare un significato diverso da quello che vogliamo fare arrivare alle istituzioni – hanno spiegato – , siamo dei padri di famiglia che chiedono aiuto alle istituzioni”. Lamorgese: inammissibili violenze su agenti “Esprimo la mia solidarietà e vicinanza al funzionario della Polizia di Stato rimasto ferito durante la manifestazione in Piazza Montecitorio”. Lo dichiara il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, sottolineando che “in questo momento le proteste sono alimentate dalla situazione estremamente delicata per il Paese ma che è inammissibile qualsiasi comportamento violento nei confronti di chi è impegnato a difendere la legalità e la sicurezza”.

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