È nata, secondo quanto si apprende, la nuova componente di ex M5s nel gruppo Misto della Camera. Ne fanno parte 13 deputati che confluiscono in ’L’Alternativa c’e”.
La formazione della nuova componente, c’è chi spiega, è uno strumento parlamentare utile per poter intervenire con maggior forza – per tempi e presentazione di emendamenti – sul merito delle questioni che il Parlamento sarà chiamato a discutere ed approvare.
Anche al Senato gli espulsi M5s daranno vita ad una componente autonoma nel Misto che si chiamerà “Alternativa c’è”. E’ quanto si apprende da fonti parlamentari. Secondo le normative di Palazzo Madama, poi, sarà la Giunta per il Regolamento ad autorizzare l’iscrizione, che per ora conta sulle firme di sei senatori.
Ignazio Messina autorizza l’uso del simbolo agli ex M5s del senato, con la possibilità così di formare, in prospettiva, un nuovo gruppo. Lo conferma lo stesso Messina che spiega all’AGI: “dare un simbolo per un gruppo fine a stesso a me interessava poco. Altra cosa è la nascita di un nuovo progetto politico per il Paese. In questo caso ho detto che ci sarebbe stata la nostra collaborazione”. Ambiente, legalità, lotta alla corruzione, tutela della fasce più deboli alcuni dei temi da portare avanti. Della partita non sarebbero i senatori Barbara Lezzi e Nicola Morra e Elio Lannutti, Margherita Corrado e Silvana Abbate e Vilma Moronese. Mentre, al momento, si apprende a Palazzo Madama, mentre sarebbero sette gli ex M5s che al momento costituirebbero una componente nel Misto.
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