Governo

Conte II, il premier si è dimesso

Giuseppe Conte e Sergio Mattarella

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha comunicato ai ministri la decisione di recarsi al Quirinale per rassegnare le sue dimissioni: “Ringrazio l’intera squadra di governo, ogni singolo ministro, per ogni giorno di questi mesi insieme”. I capi delegazione del M5s Alfonso Bonafede, del Pd Dario Franceschini e di Leu Roberto Speranza, hanno ribadito in Consiglio dei ministri il loro sostegno a Conte.  Alle 12 Conte è arrivato al Quirinale per formalizzare le dimissioni.

Dopo oltre 500 giorni, il Governo Conte II è arrivato al capolinea. La crisi al buio, dopo oltre un mese di tensioni fortissime, è aperta e ora tocca al presidente della Repubblica Sergio Mattarella sbrogliare una matassa che appare intricatissima. Il calendario delle consultazioni delle forze politiche non è ancora noto ma il Capo dello Stato avvierà le consultazioni di tutte le forze politiche a partire da mercoledì pomeriggio dopo la cerimonia per il Giorno della Memoria in mattinata.

Guerini: “Conte e Renzi, serve un nuovo patto”. Il ministro della Difesa, intervistato da Repubblica, sostiene che per uscire dalla crisi serve un nuovo patto politico di legislatura anche con Italia Viva. “Adesso intorno a Conte, figura imprescindibile di equilibrio tra le forze che fin qui hanno sostenuto il governo – dice il titolare della Difesa – si metta in moto la costruzione di una maggioranza politica e parlamentare”.

Franceschini: “Salviamo la prospettiva dell’alleanza riformista”. “Questo cammino ci consente oggi di pensare a questa maggioranza anche in prospettiva, come una area di forze riformiste alleate non solo temporaneamente. Per questo è fondamentale salvare questa prospettiva anche nel percorso della crisi che abbiamo davanti” avrebbe detto in Cdm il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini.

Bonafede: “Compatti attorno a Conte”. ”Questo Governo si è trovato ad
attraversare una fase di straordinaria difficoltà come quella determinata dalla pandemia. Abbiamo lavorato per i cittadini con impegno e abbiamo raggiunto una compattezza che all’inizio di questo percorso non avremmo immaginato. Adesso, nell’interesse del Paese, è il momento di confermare e dimostrare questa compattezza attorno al Presidente Conte”. È quanto avrebbe detto il capo delegazione M5S Alfonso Bonafede, ministro della Giustizia, durante il Cdm.

Berlusconi: “Governo di unità nazionale oppure voto”. ”La situazione è talmente grave che non possiamo permetterci di giocare con le formule. Un Governo che fosse la riproposizione di quello attuale, spostando solo qualche ministro e reclutando qualche parlamentare del gruppo misto, avrebbe esattamente gli stessi problemi del governo in carica. Quindi non lo potremmo mai appoggiare” afferma il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi.

Prodi: “Serve Governo per un programma nuovo”. “L’Italia non può permettersi di perdere altri mesi per una campagna elettorale. Nessuno ce lo perdonerebbe e l’Europa non capirebbe”, spiega Romano Prodi a Repubblica. “C’è la necessità assoluta di un Governo che prepari un programma nuovo come richiedono l’Europa e la situazione in cui siamo”. Il Recovery Plan ”è un treno che l’Italia non può permettersi di perdere perché non ne passeranno altri”.

Fratoianni: “Conte punto di sintesi”. ”Penso che sia necessario rilanciare l’iniziativa del Governo attorno alla figura di Conte, perché penso che sia il punto di sintesi di un’alleanza tra Pd, M5S e sinistra. A cui noi intendiamo continuare a lavorare, perché credo che sia l’unico schema in grado di opporsi alla destra di questo Paese” afferma Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana ad Agorà, su Raitre.

Toti: “Serve un Governo di salute pubblica”. Al momento “c’è un governo Conte del quale nessuno di noi vuol far parte” afferma il governatore ligure Giovanni Toti, leader di Cambiamo!, secondo cui va lanciato “un appello a tutte le forze politiche, senza dividere il gruppo in buoni e cattivi. Poi ognuno deciderà se accettare o meno”. Serve “un governo che affronti i problemi più urgenti del Paese, e parallelamente un Parlamento che assieme riscriva le regole, a partire dalla legge elettorale”.

Azzolina: “Fiducia in Conte”. ”Immutata stima e piena fiducia in un presidente capace, perbene, e in grado di guidare con equilibrio il Paese nei mesi più duri della sua storia recente” scrive su Twitter la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina.

Salvini: “Centrodestra contro il Conte Ter”. Il centrodestra sarà unito nel dire no al Conte Ter. “Diciamo no al taglio delle pensioni, all’aumento delle tasse su casa e risparmi, alla scuola nel caos della Azzolina, alla giustizia forcaiola di Bonafede, ai cantieri bloccati dai no grillini, a politiche contro la famiglia e ai porti aperti a scafisti e clandestini” dice Matteo Salvini ad Affari Italiani. “Il centrodestra punta sul lavoro, sulla velocità e la semplificazione, sul merito, sulla crescita, sulla famiglia, sull’innovazione, sulla green economy senza ideologie e penalizzazioni, sulla salute per tutti, nessuno escluso. In una parola, sulla libertà”.

Bettini: “Allargare la maggioranza attorno a Conte”. “Sono fermamente convinto che attorno al premier Conte si possa in tempi brevi e in modi chiari allargare la maggioranza per un governo repubblicano e europeista” scrive su Facebook Goffredo Bettini, “non deve ricominciare uno stucchevole dibattito politicista e astratto, mettendo in campo ipotesi diverse di premiership o di alleanze che disperderebbero il patrimonio accumulato tutti assieme in questi mesi e che porterebbero l’Italia a nuovi momenti di confusione e incertezza”.

Binetti: “Sostegno a un Conte Ter solo è diverso dal Bis”. “Esplicitamente io parlo di larghe intese: i due governi precedenti, a trazione Lega-M5S e a trazione Pd-M5S, si sono rivelati inadeguati, e non solo a livello numerico, ma anche nell’affrontare salute e lavoro, in una condizione che è drammatica”. Così Paola Binetti, intervenendo allo speciale del Tg1 sulla crisi di governo. “Se il Conte ter è la clonazione del Conte bis con qualche piccolo maquillage, non terrà – ha sottolineato -. E’ necessario che il Conte ter, se Conte ter sarà, mostri una mutazione molto forte”.

Meloni: “L’Italia non merita questo schifo”. È durissima Giorgia Meloni nel giorno in cui il premier Giuseppe Conte disegna la sua strategia per restare a Palazzo Chigi. Dimissioni sì, no forse domani. La leader di Fratelli d’Italia sintetizza la giornata con un post su Facebook.

Marattin: “Dobbiamo focalizzarci su un governo in grado di gestire questa fase complessa”. “Sull’attenzione a Italia Viva, noi ben volentieri la spostiamo su altro. Perché ora dobbiamo focalizzarci su un governo in grado di gestire questa fase complessa. Più che le luci su Italia Viva, pensiamo a dare al Paese un governo all’altezza”: lo ha detto Luigi Marattin, esponente di Italia Viva. “Perché Italia Viva rientri al governo servirebbe quello che chiediamo da un po’: cioè che il governo smetta di fare le cose solo perché il sondaggio del lunedì gli dia quello 0,1% in più”, ha aggiunto.

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