Centrosinistra

Pd, Maurizio Martina si dimette da parlamentare per ricoprire il ruolo di vicedirettore generale della Fao

Governo Renzi: trentaduesimo mese
Maurizio Martina

Lascia la Camera per andare alla Fao. Il deputato del Pd Maurizio Martina lo annuncia in un post su Facebook in cui spiega la sua decisione di dimettersi da parlamentare per ricoprire il prestigioso ruolo di vicedirettore generale aggiunto dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura. Martina, che di recente ha pubblicato per Mondadori Cibo sovrano, le guerre alimentari globali al tempo del virusun saggio sulla questione alimentare durante la pandemia, è stato ministro delle Politiche agricole con delega all’Expo 2015 nei governi Renzi e Gentiloni. Questo nuovo incarico è il coronamento di anni di lavoro e del suo impegno costante nelle questioni legate alle risorse alimentari.

“Nei prossimi giorni si aprirà per me un nuovo capitolo d’impegno – scrive Martina su Facebook – Lascerò le mie responsabilità politiche e istituzionali nazionali per iniziare l’esperienza in FAO come Special Advisor e Vicedirettore generale aggiunto. Come tanti possono capire, si tratta di una scelta carica di forti emozioni personali: dopo più di vent’anni di militanza politica diretta, compio un passo nuovo nell’esperienza diplomatica internazionale”.  E aggiunge: “Sono molto grato al Direttore Generale QU Dongyu per la fiducia e al nostro governo per aver seguito la proposta tramite il prezioso lavoro del ministro degli Esteri e della Farnesina oltre che della nostra Rappresentanza permanente”. L’ex ministro poi riepiloga le sue passate esperienze e rilancia sulle sfide future: “L’esperienza di Expo 2015 e il lavoro al ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali nella scorsa legislatura mi hanno consentito di sviluppare ancora meglio competenze e di arricchire il mio bagaglio su questo fronte. Che si trattasse della lotta al caporalato o della difesa del reddito dei nostri agricoltori mi sono sempre fatto guidare da alcuni principi inderogabili. Ora si apre per me la possibilità di continuare questo impegno al servizio di una straordinaria esperienza multilaterale come la FAO lavorando sui temi dell’agenda G20, del prossimo Food Summit promosso dall’ONU e sul progetto della ‘Food Coalition’ presentato proprio dall’Italia. Io credo in una nuova stagione della cooperazione multilaterale, che si misuri senza reticenze anche coi suoi limiti, per offrire oggi e in futuro le giuste risposte alla comunità internazionale”.

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