“A distanza di circa un mese dal 4 maggio i numeri, possiamo dirlo con relativa prudenza ma con chiarezza, sono incoraggianti. Ora possiamo ripartire”. A dirlo, poco dopo le 18, durante la conferenza stampa nel cortile di Palazzo Chigi, è il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Che parla degli aspetti sanitari, ma anche e soprattutto della fase di ricostruzione che il Paese ha davanti. Annuncia gli stati generali dell’Economia a partire da lunedì. Lanciando una frecciata a Confindustria: “Da Bonomi parole infelici – dice – Confindustria non si limiti a chiedere meno tasse” (ndr, Bonomi a Repubblica aveva detto che la politica può fare più danni del virus). “Le imprese – ha aggiunto – pensino all’esempio di Adriano Olivetti”.
Poi il premier ha aperto al dialogo con le opposizioni: “Sulle somme per l’Italia dalla Ue ovviamente ci sarà confronto con le opposizioni. È un piano di lungo periodo, è giusto che si faccia con le opposizioni”. Mentre sul caso Autostrade dice: “C’è una procedura di revoca. Ci sono tutte le condizioni per procedere. Le prospettive di transazione in atto non sono compatibili con l’interesse del Paese”. E assicura: “Questo governo non ha una cultura collettivista, si è parlato anche di sovietizzazione ma questo governo ha il culto del principio costituzionale della libertà di impresa”.
Sulle manifestazioni del centrodestra, gli insulti a Mattarella e gli assembramenti ha sottolineato: “Su ieri è chiaro che abbiamo ben superata la fase più acuta, quindi è giusto manifestare le critiche, anche contro il governo, ma auspico che tutto avvenga seguendo le norme di precauzione. La libertà di manifestare contro il governo è il sale della democrazia, ma si faccia rispettando le precauzioni minime. Non si torni ai contagi”.
“Ci meritiamo il sorriso e l’allegria dopo settimane di duri sacrifici. Ma è bene ricordarci sempre che se siamo tra i primi Paesi europei che può riavviare le attività e le condizioni di vita in sicurezza è perchè abbiamo accettato tutti insieme di modificare in maniera radicale le nostre abitudini di vita”, ha proseguito Conte.
Nonostante però la fine delle restrizioni, il premier ha ribadito che “le uniche misure efficaci contro il virus sono distanziamento fisico e uso, ove necessario, delle mascherine. Abbandonare queste precauzioni è una grave leggerezza”.
Ora, ha chiarito il premier, arriva “un nuovo inizio. Dobbiamo agire nel segno dello spirito del 2 giugno, nel segno della condivisione”.
Durante la conferenza stampa Conte ha puntato l’attenzione sulle misure economiche e i progetti che serviranno a rilanciare l’Italia nonotante il periodo di crisi dovuto al lockdown per il Covid-19. Innanzitutto, bisogna puntare sul turismo perché, ha ricordato il presidente del Consiglio, “la bellezza dell’Italia non è mai andata in quarantena”.
E, quindi, per attrarre i flussi stranieri servirà anche un miglioramento delle infrastrutture e si procederù con “il miglioramento della rete ferriovaria, perchè attualmente la rete è inaccettabile”. Dalla Roma-Pescara al prolungamento dell’Alta velocità, Conte ha annunciato: “Quando ci saranno i progetti, senza pregiudizi mi siederò a un tavolo e valuterò anche il Ponte sullo Stretto”.
Non tutti gli Stati, però, hanno riaperto i loro confini all’Italia dopo l’emergenza coronavirus. “Ci sono alcuni Paesi che ritengono di adottare alcune misure nei confronti di Paesi con curva di contagio più elevata – ha detto Conte – Non c’e’ motivo che Paesi come Austria o Grecia adottino misure discriminatorie nei confronti dell’Italia, non vorrei pagassimo un lavoro fatto con trasparenza e severità”. E ha aggiunto: “I ministri Di Maio, Amendola, Franceschini e Speranza si stanno dando tanto da fare per non arrivare a queste decisioni che ritengo inaccettabili. Sono sicuro che convinceremo i nostri amici che non è giustificata una decisione del genere”.
La crisi, dice il premier, sarà “un’occasione per superare i problemi strutturali e ridisegnare il Paese”. Ma come? Innanzitutto, per aiutare gli italiani e gli imprenditori in difficoltà, “stiamo intervenendo per pagare di più bonus e ammortizzatori sociali”.
Il presidente Conte non ha dubbi per il futuro: “Dobbiamo lavorare meglio per sostenere le imprese, dobbiamo lavorare sull’inclusione e contrastare le diseguaglianze. E’ un progetto impegnativo ma la somma che metterà l’Ue a disposizione dell’Italia non potrà essere considerata un tesoretto di cui potrà disporre il governo di turno. Sarà una risorsa a favore del sistema Paese, di cui il governo si fa carico”.
Per dare una spinta al Paese bisognerà, poi, “rilanciare gli investimenti pubblici e privati, tagliando la burocrazia”. Snellendo le procedure, quindi, si attrarranno nuovi investitori internazionali e il governo procederò quanto prima, dice Conte, a una riforma del fisco”.
“L’ultima riforma fiscale – ha detto il presidente del Consiglio – è di cinquanta anni fa: serve una reale progressività coniugando lotta al sommerso per restituire risorse a tutti i contribuenti. Sicuramente ci metteremo nella condizione di fare pagare tutti e tutti meno”.
Inanzittutto, il progetto prevede interventi rivolti al Sud Italia. “Il Sud – ha proseguito – avrà una attenzione privilegiata. Con il ministro Provenzano stiamo lavorando ad una fiscalità di vantaggio per l’intero Meridione. Se riusciamo a coniugare una fiscalità di vantaggio con gli investimenti programmati possiamo rendere attrattivo davvero il nostro Sud”.
“Dobbiamo investire nelle grandi reti telematiche, idriche, energetiche – ha ribadito Conte – Dovremo accompagnare il sistema Italia verso una transizione energetica. Andremo a bandire migliaia di posti per i nostri ricercatori. Dobbiamo investire ancora di piuù nella ricerca e nella scuola. Dobbiamo puntare forte come mai prima sul diritto allo studio”.
E sulll’inizio del nuovo anno scolastico ha confermato: “A settembre si riaprirà e si tornerà alla didattica in presenza. Dobbiamo fare di tutto per ripristinare una fase di normalità. Ci aspettiamo aule rinnovate e conformi a settembre – ha aggiunto – ci sono le risorse e abbiamo introdotto l’aspetto normativo”
La Gazzetta Ufficiale ha pubblicato il Dpcm con le nuove regole in vigore dal 15 giugno al 14 luglio per la fase 3 dell’emergenza coronavirus. Nel dettaglio le norme sono:
1) i soggetti con febbre superiore ai 37,5 gradi devono rimanere a casa.
2) i parchi e le aree giochi sono aperti a tutti, anche ai minori della fascia 0-3 anni. Va mantenuta la distanza di almeno un metro ed è vietato l’assembramento.
3) riaprono i centri estivi per i minori.
4) l’attività sportiva è consentita con la distanza di almeno due metri.
5) sono consentite da oggi le competizione sportive di interesse nazionale a porte chiuse.
6) ok a palestre, piscine, circoli sportivi rispettando il distanziamento.
7) per gli sport di contatto non di interesse nazionale bisognerà attendere il 25 giugno e l’ok delle regioni.
8) sono consentite le attività nei comprensori sciistici con l’ok delle regioni.
9) le manifestazioni sono consentite con forma statica e distanziamento.
10) sale giochi, scommesse e bingo riaprono con l’ok delle regioni.
11) riaprono cinema, teatri e concerti. Obbligo di mascherina e distanziamento. Numero massimo di mille spettatori per gli spettacoli all’aperto e di 200 spettatori in luoghi chiusi.
12) l’accesso nei luoghi di culto e le funzioni religiose avvengono nel rispetto dei protocolli siglati con le comunità religiose.
13) i musei sono aperti nel rispetto dei protocolli di sicurezza.
14) eccetto gli esami di maturità, sono sospese le scuole e le università di ogni ordine e grado. Rimangono la didattica e gli esami universitari a distanza.
15) le attività di centri benessere, termali, culturali e sociali ripartono solo con l’ok delle regioni.
16) gli accompagnatori non possono rimanere nei luoghi di pronto soccorso.
17) la direzione sanitaria indica le modalità di accesso nelle rsa.
18) nelle carceri i casi sintomatici dei nuovi ingressi sono in isolamento rispetto agli altri detenuti.
19) il commercio al dettaglio è consentito con il distanziamento e il rispetto dei protocolli.
20) le attività dei servizi di ristorazione (bar, ristoranti, pub, gelaterie, pasticcerie, mense) sono consentite con l’ok delle regioni e con il rispetto dei protocolli di distanziamento.
21) le attività dei servizi inerenti alla persona sono consentite con l’ok delle regioni e il rispetto dei protocolli.
22) sono garantiti i servizi bancari, finanziari, assicurativi.
23) la regione dispone la programmazione del trasporto pubblico locale.
24) le attività professionali si svolgano il piu’ possibile con lavoro agile e comunque nel rispetto dei protocolli.
25) le attivita’ degli stabilimenti balneari si svolgano con l’ok della regione e il rispetto dei protocolli di distanziamento e sanificazione.
26) le strutture recettive sono aperte mantenendo il distanziamento sociale.
27) le attivita’ produttive industriali e commerciali devono rispettare i protocolli.
28) è prevista la quarantena per chi proviene dall’estero eccetto per i cittadini dei Paesi Ue, dell’area Schengen, del Regno Unito, di Andorra, Principato di Monaco, San Marino e Vaticano, per il personale viaggiante, diplomatico, sanitario, per i lavoratori transfrontalieri.
29) chi entra in Italia per lavoro, urgenza o per motivi di salute non deve fare la quarantena se rimane per un periodo inferiore a 5 giorni.
30) fino al 30 giugno i viaggi sono consentiti solo da e per i Paesi Ue, Schengen, Regno Unito, Vaticano, San Marino, principato di Monaco e Andorra.
31) sono sospesi i servizi da crociera delle navi battenti bandiera italiana.
32) restano comunque sospese le attivita’ che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso, e, sino al 14 luglio 2020, le fiere e i congressi.
2 risposte »