Anche il referendum già previsto e calendarizzato per il 29 marzo 2020 salta. Si tratta di un ulteriore effetto derivante dalla diffusione del virus covid-19. Lo ha stabilito l’Esecutivo senza tuttavia indicare, ad oggi, una nuova data per l’importante appuntamento.
Nelle intenzioni del Governo si tratta di una misura – quella del rinvio del referendum – determinata dalla volontà di garantire un migliore svolgimento della campagna elettorale che, in questo periodo di forte allarme sanitario, rischierebbe altrimenti di essere pregiudicata. Ha infatti dichiarato il Ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, che la decisione è stata presa “allo scopo di assicurare a tutti i soggetti politici una campagna elettorale efficace e ai cittadini un’informazione adeguata”.
Sebbene non vi sia ancora una nuova data per l’appuntamento referendario, essa dovrebbe essere stabilita entro il 23 marzo, sentiti anche i comitati del Sì e del No, e si ipotizza che il Referendum si svolgerò tra il 10 e il 31 maggio. Ad ogni modo, se entro il 23 marzo non venisse fissata la nuova data, occorrerebbe ripetere integralmente l’iter di convocazione del referendum.
Viene così a rendersi ancor più incisivo l’effetto della diffusione del virus covid-19 sulla vita dei cittadini e sull’esercizio dei diritti costituzionali.
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