
Alla fine di gennaio 2020, in seguito agli sviluppi dell’epidemia nella Cina continentale, sono state istituite misure di screening avanzate, tra cui misurazioni termiche e personale medico, all’aeroporto di Leonardo da Vinci-Fiumicino e di Milano Malpensa. Il 31 gennaio sono stati confermati due casi a Roma, una coppia di turisti cinesi di 66 e 67 anni originari della provincia di Hubei e sbarcati il 23 gennaio all’aeroporto di Milano-Malpensa e che avevano visitato la Capitale su di un autobus turistico.
Il 2 febbraio, a poco meno di 48 ore dal ricovero dei due turisti cinesi presso l’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, i virologi sono riusciti ad isolare la sequenza genomica del virus.
Il 3 febbraio vengono rimpatriati dalla Cina con un volo speciale dell’Aeronautica militare italiana 56 cittadini italiani residenti a Wuhan, trasferiti poi in quarantena presso la cittadella militare della Cecchignola. Il 6 febbraio venne confermato come infetto uno degli italiani rimpatriati, dichiarato poi guarito il 22 febbraio.
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