
Mentre crescevano le dissonanze all’interno del governo gialloverde e due contraenti erano sempre più in disaccordo su tutto, all’interno della Lega crescevano voci che inducevano Matteo Salvini a fare il grande strappo. Ad esempio il ministro Centinaio lo ha dichiarato a voce alta che avrebbe voluto far concludere l’esperienza del governo Conte.
Il voto sulla Tav ha sbloccato e tutto e il giorno dopo Salvini ha presentato in Senato la sfiducia della Lega a tutto il governo Conte. Secondo il suo piano Giuseppe Conte avrebbe dovuto dare le sue dimissioni spontanee, dopo aver constatato di non poter andare avanti con il suo governo. Il governo avrebbe continuato facente funzioni a gestire la cosa pubblica e si sarebbe arrivati alle prossime elezioni a ottobre con Matteo Salvini ministro degli Interni uscente a gestire il flusso di voti delle elezioni. E dopo una prevedibile vittoria, magari con Forza Italia di Silvio Berlusconi nascosta dentro una lista unica per “Salvini premier” l’attuale inquilino del Viminale avrebbe traslocato a Palazzo Chigi e avrebbe avuto i pieni poteri che adesso tanto reclama e senza l’ingombrante alleato pentastellato; ma con la Meloni da sempre affine alla stessa ideologia leghista e con il fantasma di Berlusconi.
Ma non è andata così. Matteo Renzi si è messo di mezzo. Innanzitutto l’ex premier ha proposto, contro il parere del suo stesso partito un governo di legislatura che innanzitutto eviti l’innalzamento dell’Iva dal 22 al 25%. Misura innanzitutto necessaria per le clausole di salvaguardia inserite in Costituzione ai tempi di Monti, ma sopratutto per la terribile manovra di un anno fa, dove si è sperperato fondi, senza realizzare progetti. Nicola Zingaretti, leader del Pd è contrario e vorrebbe andare subito a votare. Zingaretti, infatti, preferisce perdere dalla Lega alle prossime elezioni politiche, magari onorevolmente; ma togliersi una volta per tutte Renzi e i renziani di torno visto che questa volta le liste le farebbe lui. Ma visto che l’attuale gruppo del Pd in parlamento risponde ancora a Renzi, per lui è difficile farsi valere.
Tornando a Salvini, gli va male, per ora, anche nella trattativa per la nuova coalizione di centrodestra. Berlusconi ha deciso di non accettare la proposta di Salvini e cioè di voler partecipare alle prossime elezioni con il simbolo del suo partito e in una lista propria come ha sempre fatto. Se Salvini vorrà i voti di Forza Italia, pur pochi quanto sono rimasti, dovrà anche accollarsi il faccione scomodo di Berlusconi.
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