
Matteo Salvini
È diventato usuale descrivere Matteo Salvini come un genio della politica, visto che in meno di un anno ha raddoppiato (stando ai sondaggi) i voti della Lega. Non ho mai creduto a questa favola. Si tratta di un personaggio modesto, senza cultura e senza visione. E credo che abbia già imboccato la sua parabola discendente. I fatti sono fatti:
1- Si è imbarcato in una difesa a oltranza di Siri, perdendo alla fine, dove un altro, più accorto, avrebbe svicolato.
2- Continua a urlare che i porti sono chiusi, ma Conte glieli riapre e lui deve incassare. Forse ha chiuso solo la porta di casa sua.
3- A corto di argomenti (dopo l’idea dei grembiulini neri per gli scolari, roba da statisti consumati), si è lanciato contro la cannabis leggera: “Chiudo tutti i negozi”. Errore: sono regolari e quindi può solo ordinare ispezioni.
4- Per farsi bello a destra, diserta le manifestazioni del 25 aprile e lancia sorrisi a quelli di CasaPound: critiche da parte di tutti. Di Maio (altro genio…) lo frega andando a rendere omaggio addirittura alla Brigata Ebraica.
Mai visto un fallimento del genere. Ogni volta che alza la voce e lancia un ultimatum, gli arriva una mattonata in testa e deve arretrare.
Adesso, a quanto pare, comincia a perdere terreno anche nei sondaggi. E in misura consistente.
In realtà, ha avuto solo un’idea, spregiudicata e anche un po’ folle: ha capito che a destra c’era uno spazio (non coperto dall’esangue e un po’ coatta Giorgia Meloni) e si è lanciato. Come arma contundente ha usato il blocco agli sbarchi, cosa per cui, senza il provvidenziale aiuto dei 5 stelle, sarebbe già sotto processo e probabilmente condannato.
Basta tutto questo per definirlo, alla milanese, non un genio, ma un ciula?
Categorie:Governo, Sovranisti
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