«Gli alberi di Roma cadono perché spesso risalenti all’epoca del Fascismo». Questa la spiegazione che la sindaca Virginia Raggi ha dato su facebook dopo la strage di piante causata dal forte vento dei giorni scorsi che ha fatto anche un morto a Guidonia e vari feriti.
«Serve un piano straordinario per l’abbattimento di tutti gli alberi malati e arrivati a fine vita a Roma – sottolinea Raggi -. Si tratta di piante per le quali non c’è alcun rimedio e per le quali non basta la manutenzione. Questi alberi li potremo sostituire piantandone altri, giovani e sani, al loro posto. Molti degli esemplari caduti hanno circa 90 anni: sono stati piantati durante il regime fascista ed ora sono giunti al termine della loro esistenza. Si tratta di piante per le quali non bastano le cure ordinarie».
La Raggi evidentemente non ha mai sentito parlare di alberi secolari. La verità è che a quegli alberi non hanno un problema d’età (fa ridere anche solo a scriverlo); ma di mancanze di cure di chi ne aveva la competenze e cioè di tutte le amministrazioni capitoline che si sono succedute nel corso dei decenni che non hanno fatto adeguata manutenzione e stanziato i fondi necessari. In particolare l’amministrazione Raggi ha dato prova di non prendersi cura del patrimonio della città a nessun livello.
Categorie:Ambiente, Politica locale