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Una nuova ondata di arresti e persecuzioni nei confronti degli omosessuali è in corso in Cecenia: lo riportano alcune fonti citate dalla testata investigativa russa Novaya Gazeta, la stessa che un anno e mezzo fa svelò che oltre cento omosessuali erano stati arrestati illegalmente e torturati nella repubblica del Caucaso russo. Alcuni furono addirittura uccisi.
“Chiediamo a chiunque sia libero di prendere molto seriamente questo messaggio e di lasciare la repubblica prima possibile – si legge nel post -. Vi chiedo di rivolgervi agli attivisti per i diritti umani, ai media, agli amici che possono aiutarvi”. Gay Star News ha contattato Russian LGBT Network, l’associazione russa che si occupa fin dall’inizio della situazione in Cecenia, ed ha confermato la notizia.
Il presidente Mikhail Tumasov ha dichiarato che la persecuzione contro le persone omosessuali – sia uomini che donne – in Cecenia non si è mai fermata. Lo abbiamo sempre detto”. “E’ cambiato lo stile e il ritmo, ma non si è m ai fermata – spiega -. Dallo scorso dicembre le forze dell’ordine hanno intensificato le loro attività. Stiamo facendo il possibile per aiutare le vittime, ma daremo ulteriori dettagli lunedì prossimo”. L’associazione russa sta cercando luoghi scuri per dare ospitalità a queste persone e sta provando a farle scappare dalla Cecenia, oltre che a fornire loro cibo, vestiti e supporto psicologico.
Le prime notizie di persecuzioni e detenzioni illegittime di gay in Cecenia risalgono ad aprile 2017. Da allora si sono susseguite notizie preoccupanti sulla situazione in Cecenia, supportate dalle testimonianze raccolte da diversi organi di stampa internazionale, dalle terribili parole del presidente ceceno Kadyrov e dai racconti degli attivisti.
Alcune persone riuscirono a scappare e ad ottenere asilo in alcuni paesi che si resero disponibili ad accoglierli dopo che in tutto il mondo si organizzarono mobilitazioni. Ma di molti di loro non si è più saputo nulla.
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