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Il complotto degli incompetenti

Il complotto degli incompetenti

Il complotto degli incompetenti

Ieri l’Huffington Post Italia di Lucia Annunciata ha fatto uno scoop in cui si rendeva pubblica una bozza del programma (che loro chiamano contratto) che Lega e M5s stanno preparando e che sarà alla base di quello che vogliono fare nel loro governo. Ecco, da quel momento i mercati hanno ricominciato a fare impennare lo spread e l’Italia è tornata ad essere una variabile impazzita. Salvini e Di Maio hanno subito detto che è un complotto di qualche eurocrate che ha paura di loro; invece questo complotto non esiste e quello che è successo è frutto della loro incompetenza e improvvisazione. Vi spiego il perchè.

La prima contestazione delle due parti all’uscita della bozza è che non era aggiornata (non era vero perchè riportava in calce la data stessa di ieri). Il punto è credere che questo possa cambiare le cose; già il fatto che su certe avvenimenti ci si ragioni fa capire che tipo di governo ci aspetta. Ad esempio, è stato fatto notare che il contratto, tra le altre cose prevedeva la richiesta alla Bce e a Draghi di cancellare 250 mld del debito italiano. Per calmare il clamore Claudio Borghi (aspirante leghista a succedere a Padoan) ha detto che in realtà volevano solo che non venissero considerati per il conteggio del debito sul pil. A parte che questa specifica mi sembra una presa per i fondelli; che Draghi non potrà che rispondere negativamente, ma che spera che al domanda non gli venga mai davvero posta; ma sopratutto è chiaro che stanno cercando il capitale per fare le loro costose riforme. Perchè per fare contemporaneamente flat tax e reddito di cittadinanza ci vogliono centinaia di mld e Mattarella lo ha specificato che vuole un programma in cui gli obiettivi siano associati ai fondi che li possano realizzare. E così assieme a questa fantomatica richiesta sono apparse proposte di condoni (la Lega era stata sempre contraria a parole, ma anche nei governi di Berlusconi ne ha fatti) e promesse di lotta all’evasione fiscale (evasione che però legalizzi con la flat tax perchè permetti ai più ricchi di pagare molto meno).

Poi c’è il capitolo Euro. Come se non bastassero le polemiche leghiste sul debito; ecco che Beppe Grillo ha detto che ci vorrebbero due euro con due velocità diverse. “L’Unione europea in passato aveva molti meriti, ma ora è disfunzionale, ha bisogno di riforme. Il Parlamento europeo non ha alcun potere, le decisioni sono prese dai commissari – afferma -. E se si guarda a chi siede nelle commissioni, si trova un politico circondato da sette lobbisti. Indovina chi prende le decisioni?”. Peccato che Grillo non ha capito che se si attua la sua proposta la sua Italia sarà nell’euro cadetto.

Insomma, come si fa a non capire che sono queste dichiarazioni da irresponsabili che hanno fatto impennare i mercati e lo spread e non presunti “complotti di oscuri eurocrati”. Tant’è vero che il problema ce lo si pone solo ora e non all’inizio delle trattative dei due partiti. Questo dimostra che seppur con qualche preoccupazione, si è aspettato di vedere i contenuti. E questi contenuti non possono piacere. Oltre a essere irrealizzabili e a “scassare” l’economia e il bilancio italiano.

Le reazioni dei due leader ai clamori, poi, avvalorano ancora più dei contenuti del contratto come ci si trovi davanti a due emeriti improvvisatori e a due pericolosi populisti. Matteo Salvini dichiara “meglio barbari, che servi”.  Barbari si, nel senso che fanno razzie; ma servi lo sono solo della loro ignoranza e grazie al misto della credulonità e dell’ottenere dei presunti diritti senza impegno di chi li ha votati. E Luigi Di Maio demagogicamente rincara la dose: “Guarda caso appena abbiamo fatto l’ipotesi di un governo M5s-Lega cominciano le fibrillazioni, vedo una certa paura da parte di alcuni eurocrati ma non mi spaventano”. Rispetto la democrazia e il voto popolare; ma le file davanti ai caf per ottenere il reddito di cittadinanza appena dopo il 4 marzo scorso me le ricordo ancora. Quei voti sono stati dati per presunti vantaggi; non capendo che tutte le promesse elettorali devono diventare leggi e quindi, anche, avere il loro iter parlamentare in cui si devono rendere noti anche dove si reperiscono i fondi per fare suddette riforme.

Nonostante sia convinto della pericolosità di questo governo; credo anche nell’inevitabilità della sua partenza. Chi ha detto per giorni e giorni che il Pd avrebbe dovuto a tutti i costi far parte di un governo con i 5stelle; non capisce che questo avrebbe voluto dire per il Pd annientarsi. E la scomparsa del Pd, visto le riforme che ha fatto, è un male anche per il paese. Allo stesso tempo, però, mi auguro che i due populisti non riescano ad andare molto lontano e comunque a non fare tanti danni. Quando nascerà il governo la loro popolarità salirà ancora perchè inizierà la cosiddetta luna di miele che da sempre gli italiani concedono ai nuovi governi; ma dall’autunno dovranno davvero iniziare a fare sul serio. Molti italiani non l’hanno ancora capito in che guai stavolta hanno cacciato l’intero paese.

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