La situazione è ancora in alto mare per quanto riguarda la composizione del Governo. E così anche l’attività parlamentare va a rilento. Per ora si stanno sbrigando le prime scadenze che hanno portato ad un primo provvedimento. L’Ufficio di presidenza, nella persona di Roberto Fico, ha concesso in deroga al gruppo parlamentare di Leu la possibilità di formare un gruppo autonomo.
I deputati di Leu, attualmente nel gruppo Misto, sono quattordici. I regolamenti di Montecitorio prevedono che per formare un gruppo ne siano necessari 20 ma si è deciso di fare un’eccezione. Nessuno scandalo; di precedenti ce ne sono molti e le deroghe non sono state mai negate.
Ciò che sorprende, però, è che a concederlo sia stato proprio Roberto Fico che, nel 2013, quando l’allora Presidente Laura Boldrini concesse la stessa possibilità a Fratelli d’Italia disse: ““Tutti i partiti, tutti, dal pd al pdl hanno votato a favore. Il M5S ha votato contro… ci costerà 400.000 euro all’anno in più. Soprattutto in questo periodo ci sembra una spesa davvero inutile e assurda, degna della casta, lo abbiamo detto in tutti i modi durante la riunione di presidenza, ma niente! Questi sono i nostri cari partiti responsabili che chiedono la fiducia al M5S e quindi ai cittadini.”
Secondo Alessia Morani, deputata Pd, “Oggi #Fico dovrebbe solo scusarsi per le parole dette nel 2013, ma purtroppo si sa, che per una poltrona qualcuno è pronto a rimetterci anche la faccia e a rimangiarsi tutto quello che ha detto”. Gli fa eco Raffaella Paita: “Cosa non si fa per un pugno di sì che favorisca la nascita del governo cinquestelle. Si rinnega persino quanto detto in passato dal francescano Fico in persona”. A commentare anche il parlamentare dem Michele Anzaldi che su Facebook scrive: “Cambiare idea è legittimo, ma se lo si fa una volta arrivati in cima alle poltrone, facendo finta di nulla e non dando alcuna spiegazione, inevitabilmente si finisce col pensar male”.
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