C’è una nuova moda culturale in voga in questi anni. Declinare tutte le parole al femminile se si riferiscono a una donna. Detto così può sembrare il modo di fare più giusto; ma in realtà si finge o si vuole ignorare che il termine di partenza è neutro e non maschile. Insonna, perchè il sindaco deve diventare la sindaca; o l’assessore diventa l’assessora? E così per prefetto, giudice, ministro? Due mestieri per esempio.
Il termine è neutro: sindaco, assessore. Non indica un personaggio maschile. La reale accessibilità della donna al mondo del lavoro è un’altra questione; qui parlo solo di questioni di linguistiche. Quindi un sindaco maschio sarà “il sindaco”, un sindaco femmina sarà “la sindaco”. Non si deve far divemntare femminire il termine; ma accompagnare dall’articolo che serve. Però di questi temi si preferisce creare meologismi inutili. Vero onorevole Boldrini?
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