La Camera approva (con 332 sì, 1 no e 3 astenuti) la riforma dei regolamenti condominiali. Vittoria per le famiglie che vivono con quasi 20 milioni di quattro zampe: sarà vietato proibire agli animali domestici di vivere nelle abitazioni dei condomini. Esulta la Lav (Lega antivivisezione), che aveva promosso questa disposizione nell’ambito della riforma del regolamento di condominio, approvata alla Camera con un sì bipartisan e ora al vaglio del Senato.
Molte le novità contenute nel testo di legge, che modifica numerose disposizioni del Codice civile, in particolare gli articoli dal 1117 al 1138. Ad esempio, improntata alla trasparenza è la norma che obbliga il condominio ad attivare un sito web, che consente agli abitanti del palazzo di consultare ed estrarre copia in formato digitale dei rendiconti mensili.
Inoltre la carica dell’amministratore viene prorogata a due anni ma non ci sarà, come previsto inizialmente, il Registro degli amministratori, che comunque dovranno rispondere a specifici requisiti professionali per svolgere la loro attività. Interessante è anche l’abbassamento del quorum necessario ad approvare le innovazioni tecnologiche (come impianti di videosorveglianza o pannelli fotovoltaici sul tetto) e il superamento delle barriere architettoniche. L’eventuale modifica, da parte dell’assemblea condominiale, delle destinazioni d’uso delle parti comuni dovrà essere approvata all’unanimità e non già a maggioranza. Infine, ci si potrà staccare dal riscaldamento centralizzato solo per oggettivi problemi tecnici dell’impianto comune.
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