Società

2007, un anno di morti eccellenti

Luciano Pavarotti, Michelangelo Antonioni, Luigi Comencini, Enzo Biagi, Benazir Bhutto e Boris Eltsin

Luciano Pavarotti, Michelangelo Antonioni, Luigi Comencini, Enzo Biagi, Benazir Bhutto e Boris Eltsin

Il mondo del cinema paga un grosso scotto quest’anno con ben tre registi e due attori di grosso corso venuti a mancare. Luigi Comencini ha diretto nella sua carriera i maggiori attori italiani, fra cui Vittorio De Sica e Gina Lollobrigida in Pane, amore e fantasia, film con il quale ha lanciato la commedia all’italiana, di cui è stato uno dei massimi esponenti insieme a Mario Monicelli e Dino Risi. Michelangelo Antonioni è stato considerato uno dei maggiori registi della storia del cinema. Autore di riferimento del cinema moderno, fin dall’esordio nel 1950 con Cronaca di un amore, pellicola che «segna la fine del neorealismo e la nascita di una nuova stagione del cinema italiano», Antonioni ha firmato alcune delle pagine più intense e profonde del cinema degli anni sessanta e settanta. Marcel Marceau è stato un attore teatrale e mimo francese, allievo di Etienne Decroux. È noto anche per essere l’inventore del moonwalk, passo che venne poi rivisto e reso popolare da Michael Jackson, con la sua marcia contro il vento dove andava contro un vento invisibile andando avanti, mentre Michael Jackson procedeva all’indietro. Ingmar Bergman è stato un regista, sceneggiatore, drammaturgo, scrittore e produttore cinematografico svedese. È considerato una delle personalità più eminenti della storia della cinematografia mondiale. Eleonora Rossi Drago aggiunse grande notorietà nel corso degli anni cinquanta e sessanta per le doti recitative e l’intenso fascino, diretta da registi del calibro di Luigi Comencini, Alessandro Blasetti, Michelangelo Antonioni, Giuseppe De Santis, Pietro Germi, Giuliano Montaldo, Roberto Rossellini, Valerio Zurlini. Lavorò anche per la tv interpretando diversi sceneggiati televisivi, tra cui Padri e figli, del 1958.

Anche la politica paga un pesante scotto e non sono tutte morte naturali. Benazir Bhutto è stata una politica pachistana, che ha profondamente lottato per la democrazia nel suo paese essendone stata anche primo ministro. E’ stata assassinata in un attentato contro di lei in cui morirono almeno 20 persone e altre 30 rimasero ferite. Gli attentatori, dopo aver sparato diversi colpi d’arma da fuoco contro la Bhutto, fecero esplodere una carica, forse da un attentatore suicida, vicino all’ingresso principale del luogo dove si erano radunate migliaia di persone per assistere al comizio. Trasportata immediatamente in ospedale, la leader pakistana dell’opposizione morì poco dopo a causa della gravità delle ferite riportate, in parte dovute anche al violento spostamento d’aria causato dall’esplosione. Pietro Amendola è stato un importante esponente del Partito Comunista Italiano. Eletto deputato nel 1948 e rieletto per il Pci in successive legislature, è stato attivo sino alla morte nella presidenza dell’Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti.  Mario Tanassi è stato un politico italiano esponente del Partito SocialDemocratico Italiano. Nel 1979 fu condannato dalla Corte Costituzionale per corruzione. Più volte ministro (Industria, Difesa, Finanze); pagò anche lo scotto di far politica in un partito di massa in un’epoca di partiti di massa. L’impegno politico di Bruno Trentin, invece, fu tutto verso il mondo sindacale e del lavoro. Pur essendo deputato del Partito Comnunista Italiano; viene ricordato per essere stato segretario prima della Fiom e poi della Cgil. Boris Eltsin è stato un politico mediocre e ha rovinato quello che ha fatto in pubblico con una vita privata fatta di alcolismo. Ma è passato alla storia per essere il leader della Federazione russa all’interno dell’Urss che ha sventato il golpe contro Gorbaciov (apparso debole e da li in poi screditato) e per essere diventato quindi il pirmo Presidente della Federazione Russa indipendente dopo il crollo dell’Urss.

Il mondo della musica piange Luciano Pavarotti, il più grande tenore lirico dei suoi tempi, ma anche di tutti i tempi. Venerato non solo dopo la sua morte, ma anche in vita. Sergio Bardotti è stato un paroliere e cantautore italiano, fra i maggiori autori di canzoni di musica leggera degli anni sessanta. È stato vincitore nel 1983 del Premio Tenco.

Il mondo della tv piange Enzo Biagi. Un grosso nome del giornalismo televisivo. Se fossero diverse le circostante della sua morte, ci sarebbe da ricordare solo quanto è stato grande per il suo campo. Ma nel 2002 Silvio Berlusconi lo inclusse nel famoso “editto bulgaro” e questo provocò fino a quasi la sua morte una brusca interruzione del suo lavoro. Anzi, si può dire che è stata la mancanza di lavoro a provocarne la malattia e la morte. Pochi mesi prima della morte, in realtà, grande al cambio di colore politico al governo, era tornanto in tv iniziando a collaborare con Fabio Fazio nel suo programma “Chetempochefa” facendosi intervistare due volte e poi sempre a RaiTre tornò in televisione con RT Rotocalco Televisivo (nell’aprile del 2007).  La trasmissione andò in onda per sette puntate, oltre allo speciale iniziale, fino all’11 giugno 2007. Sarebbe dovuta riprendere nell’autunno successivo. Ciò non avvenne a causa dell’improvviso aggravarsi delle condizioni di salute di Biagi. Gigi Sabani era, invece, un esponente della tv leggera e per questo forse dimenticato. Lo scoprì Corrado nella sua storica trasmissione (allora radiofonica) La Corrida. Poi diventò imitatore a tutto tondo e con gli anni anche conduttore. Coinvolto in uno scandalo di prostituzione nel mondo dello spettacolo, ne viene scagionato con formula piena; ma da li avviene il suo lento declino artistico. Morì d’infarto.

Tra gli altri. Gianfranco Ferrè è stato uno stilista italiano conosciuto in tutto il mondo e per questo un grosso esponente del made in Italy. Anne Nicole Smith divenne celebre nel 1993 quando fu nominata Playmate dell’anno. L’anno successivo sposò il ricco imprenditore James Howard Marshall II, all’epoca 89enne. Marshall morì l’anno seguente e la Smith si impossessò di tutti i suoi averi. Negli anni successivi affrontò un processo contro il figlio di Marshall, E. Pierce Marshall, che l’accusò di aver contratto il matrimonio per puro interesse economico. L’8 febbraio 2007 ebbe un collasso mentre si trovava nell’Hard Rock Motel and Casino a Seminole, in Florida, e morì poco dopo l’arrivo in ospedale a Hollywood (Florida). Negli ultimi mesi della sua vita, la Smith fu al centro dell’attenzione a causa della morte del suo primogenito Daniel e la battaglia per stabilire la paternità e la custodia della seconda figlia Dannielyn. Filippo Raciti fu un ispettore capo della Polizia di Stato, è morto in servizio durante gli incidenti scatenati da una frangia di ultras catanesi contro la Polizia intervenuta per sedare i disordini alla fine del derby siciliano di calcio Catania-Palermo.

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